E’ il giorno della Fontainemore – Oropa

30 Luglio 2010

La lunga attesa durata cinque anni sta per finire. Alle 23 di questa sera la processione Fontainemore-Oropa si rimetterà in marcia. L'appuntamento, uno tra i più antichi, affonda le sue radici nella seconda metà del Cnquecento e ogni volta richiama a sé numerosi pellegrini, le stime parlano di oltre 2000 persone.

La partenza della processione è fissata alle 23 dalla frazione Pillaz. Dalle ore 16 sarà attivo un servizio di navetta gratuito dal Capoluogo.  I pellegrini indosseranno le divise e procederanno secondo l’ordine tradizionale: il Pastorale, la Croce, lo stendardo della Parrocchia, gli uomini con il foulard bianco al collo, le donne con il velo bianco, la Confraternita del Santo Sacramento, con i propri stendardi, la cantoria della parrocchia e i preti.  Per ultimi uomini e donne senza foulard e velo. Attesi sindaci, amministratori, autorità regionali della Valle d’Aosta e del Biellese.

Quest’anno non ci si fermerà alla Mattà. Gli organizzatori hanno dovuto apportare infatti delle modifiche per la sempre più numerosa presenza di partecipanti. La processione inizierà a formarsi dalla Crott, appena varcato il colle e non come nelle precedenti edizioni alle Cinque Croci.

L’arrivo al Santuario, con il tradizionale bacio della soglia dell’antica basilica, è previsto per mezzogiorno.
La giornata proseguirà con la celebrazione della santa Messa. Alle 17 nella nuova Basilica si terrà un’altra funzione in onore dei pellegrini partiti da Fontainemore e alle 21 sarà la volta della fiaccolata. I pellegrini si rimetteranno in marcia domenica 1° agosto per raggiungere Fontainemore intorno alle ore 19.

A raccontare l’emozionante esperienza è arrivato da poco un nuovo volume firmato da Cesare Cossavella che raccoglie le testimonianze di autorità e semplici cittadini che hanno vissuto la processione, il tutto corredato da numerose fotografie, alcune storiche.
Nella prefazione a firma di Monsignor Giuseppe Anfossi, Vescovo di Aosta che ha preso parte due volte alla processione si legge “è un’esperienza di cui è difficile parlare, bisogna provare a farla".

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