È stato avviato il Piano di manutenzione e ristrutturazione degli alloggi di Edilizia residenziale pubblica

17 Gennaio 2024

È stato avviato il Piano di manutenzione e ristrutturazione degli alloggi dell’Edilizia residenziale pubblica. A comunicarlo gli Assessorati regionali della Sanità, Salute e Politiche sociali e Opere pubbliche, Territorio e Ambiente.

Oltre ai circa 30 alloggi che ogni anno l’Arer – l’Azienda regionale edilizia residenziale – assegna nell’ambito della propria attività ordinaria, il Piano definisce gli interventi per rendere disponibili all’assegnazione alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica nel breve-medio periodo, seguendo indirizzi e obiettivi strategici espressi dalla Giunta regionale.

Gli interventi

Nel dettaglio, gli interventi prevedono la manutenzione straordinaria di circa 60 alloggi sfitti sul territorio regionale, il 20 per cento dei quali riservato all’emergenza abitativa. I lavori partiranno ad inizio 2024 e vedranno circa 40 alloggi ultimati entro il 2024. Per i restanti il termine è fissato entro il primo semestre del 2025.

A questo si aggiunge la manutenzione straordinaria, già avviata, su 56 alloggi sfitti nel Comune di Aosta tramite il programma “Sicuro, verde e sociale” finanziato da fondi del Piano Nazionale complementare al Pnrr, che saranno disponibili entro dicembre 2024.

Altri interventi prevedono la manutenzione straordinaria di 17 alloggi sfitti sul territorio regionale finanziati da fondi Arer, attualmente in corso di realizzazione, e disponibili entro il dicembre 2024; la completa ristrutturazione – con lavori in via di aggiudicazione – di 72 alloggi sugli edifici Fresia e Gazzera del quartiere Cogne, che saranno resi disponibili entro dicembre 2025. Interventi, questi, sono finanziati dal Pnrr con il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQuA), da Arer e da altri fondi ministeriali.

Sempre nella stessa zona è prevista anche la nuova realizzazione di 36 alloggi ricavati dalle attuali soffitte nei fabbricatiGiacchetti”, per i quali è in via di ultimazione l’involucro esterno che comprende la coibentazione della copertura e delle pareti esterne, e la sostituzione dei serramenti. Entro il 2025 è prevista la conclusione dei lavori di adeguamento interno.

Inoltre, gli interventi a medio-lungo termine comprendono la manutenzione straordinaria di 12 alloggi sfitti sul territorio regionale, con fondi inerenti programmi ministeriali e la progettazione della nuova costruzione di circa 80 alloggi ad Aosta, nel quartiere Dora.

“Per affrontare le attuali problematiche riguardanti l’edilizia residenziale pubblica abbiamo avviato, insieme all’Assessorato Opere pubbliche, ad Arer, al Celva e al Comune di Aosta, la revisione dell’attuale legge regionale e affidato all’Università della Valle d’Aosta uno specifico progetto di Ricerca sul disagio abitativo, che è fondamentale per individuare politiche abitative attuali e in grado di dare risposte ai bisogni e alle forme di disagio sempre più emergenti”, spiega l’assessore alla Sanità Carlo Marzi.

“Parallelamente – prosegue – attraverso un lavoro di pianificazione svolto attraverso un costante e proficuo confronto con Arer, tra il 2024 e il 2025 saranno resi disponibili per l’assegnazione circa 300 alloggi di edilizia popolare. Sarà così possibile ridurre i tempi di attesa e far fronte alle sempre più pressanti situazioni di emergenza abitativa. Per rendere disponibili queste abitazioni, Arer ha avviato una importante azione di manutenzione straordinaria finanziata con fondi propri, regionali e del Pnrr. Si tratta del recupero di una novantina di alloggi sfitti sul territorio regionale, di 56 alloggi sfitti nel Comune di Aosta, della completa ristrutturazione di 72 alloggi sugli edifici ‘Fresia’ e ‘Gazzera’ del quartiere Cogne, della nuova realizzazione di 36 alloggi ricavati dalle attuali soffitte nei fabbricati Giacchetti del Quartiere Cogne. Infine, della progettazione di nuova costruzione in Aosta di circa 80 alloggi presso il quartiere Dora”. 

A fare eco a Marzi è Davide Sapinet, assessore alle Opere pubbliche: “Il piano delle opere pubbliche dell’Arer prevede diversi progetti di riqualificazione ed efficientamento energetico degli edifici di edilizia residenziale pubblica, per un totale di 20 lotti di lavori appaltati: 13 lotti di lavori, compresi nel progetto ‘Superbonus’, riguardano la riqualificazione energetica di 22 edifici e 319 alloggi ubicati in 7 diversi comuni della Regione; ulteriori 7 lotti di lavori afferiscono invece a due diversi programmi di interventi all’interno del quartiere Cogne di Aosta, e interessano 15 fabbricati e circa 510 unità abitative; infine sono stati avviati interventi che riguardano condomini ‘misti’ pubblici/privati, che hanno coinvolto 18 fabbricati e 72 alloggi Arer”.

“L’intenzione dell’Amministrazione è quella di agire per garantire una diminuzione strutturale dei consumi energetici necessari per il riscaldamento degli alloggi – ha aggiunto –. Tale obiettivo sarà raggiunto anche attraverso la progressiva e continua attività di manutenzione ed efficientamento energetico degli edifici destinati ad edilizia residenziale pubblica secondo quanto contenuto nel programma per le opere pubbliche dell’Arer per il 2024”.

Per il Presidente Arer Ivo Surroz, invece, “è stato intrapreso un importantissimo e massivo intervento di riqualificazione di quasi tutto il patrimonio di Edilizia residenziale pubblica, cosa di una portata mai vista prima in Valle d’Aosta, che può sintetizzarsi in linee di finanziamento che sono state attivate da parte di Arer e che sono tradotte in interventi di riqualificazione da parte una struttura di progetto ricavata all’interno dell’organigramma societario con lo scopo di avviare i lavori, e concluderli (compatibilmente con gli accadimenti di cantiere) nei tempi disciplinati dalle fonti di finanziamento, il tutto in accordo con la Regione e il Comune di Aosta”.

“Quasi il 50 per cento del patrimonio di Arer deriva infatti dalla cessione del quartiere Cogne da parte del comune di Aosta ad Arer – conclude –, con stabili risalenti all’inizio del 1900 e che necessitavano di radicali interventi di ammodernamento e ristrutturazione e di razionalizzazione degli impianti”.

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