Elezioni Politiche 2018: il convitato di pietra è la sanità
Leggendo i diversi programmi elettorali salta all'occhio come, al momento, nessun partito intenda mettere la sanità pubblica al centro dell’agenda politica nonostante siano di tutta evidenza i segni della sua involuzione.
La prossima legislatura sarà determinante per il futuro del nostro Sistema sanitario nazionale per il quale manca un preciso programma politico di salvataggio.
Si continua a ricordare che il nostro Sistema sanitario è uno dei migliori al mondo, ma quasi nessuno ha il coraggio di prendere atto della sua crisi in merito alla sostenibilità; in pochi affrontano i temi del finanziamento pubblico e della salute in tutte le politiche, ivi comprese quelle ambientali e alimentari.
Un paio di programmi elettorali affrontano anche la questione economica, ma nessuno lascia intendere come verranno garantiti i nuovi Lea e non si vedono all'orizzonte proposte pragmatiche sull'assistenza socio-sanitaria ad una popolazione sempre più anziana.
Manca una programmazione del fabbisogno del personale sanitario, in particolar modo non vi sono soluzioni per quelle risorse umane che faticano ad andare in pensione ed iniziano a presentare gli stessi problemi di salute delle persone assistite e curate.
A prescindere da chi saranno i nostri due rappresentanti a Roma, a mio avviso, essi avranno il dovere di contribuire all'avvio di un concreto piano di messa in sicurezza sia del Sistema sanitario nazionale sia di quello regionale, dove urge:
– rafforzare la capacità di indirizzo e verifica dell’Assessorato sanità;
– mettere la salute al centro di tutte le decisioni politiche;
– avviare un piano regionale di prevenzione e riduzione degli sprechi;
– ridefinire i criteri di compartecipazione alla spesa sanitaria;
– rivedere le politiche per la gestione e valorizzazione delle risorse umane.
Giovan Battista De Gattis
Back office CittadinanzAttiva della Valle d'Aosta