Emozioni a non finire al Breuil: il combat di Ferragosto premia Volga, Fonzie e Reinette
Può la vita cambiare in pochi minuti? Eminenti psicologi diranno che no, è improbabile che tutto vada improvvisamente peggio (o meglio) nello spazio di qualche istante. Più difficile spiegare il concetto a Loris Pieiller, uno che vive di emozioni ed è assolutamente incapace di nasconderle. L’allevatore di Fénis, dopo il combat di Ferragosto a Breuil Cervinia, ha le prove empiriche che sì, dalla felicità si può passare alla tristezza in pochi minuti.
Un incidente costringe D’Abord al secondo posto
Premessa: la tristezza di Loris Pieiller è dovuta a un corno saltato della sua D’Abord, che ha visto così concludersi la finale di terza categoria che la vedeva protagonista con Reinette di Luca Vuillermoz. Un corno saltato è un incidente che può capitare, nel mondo dei combats: non è una tragedia (e Pieiller questo lo sa) non pregiudica nulla e – a riprova di ciò – ci sarebbero decine di storie di regine che hanno vinto con protesi nuove di zecca.
Però la finale di terza è finita, Reinette e Luca Vuillermoz esultano giustamente ma gli occhi del pubblico sono tutti per Loris e la sua famiglia, tutti quanti con le guance rigate da qualche lacrima. Una delle figlie di Loris non riesce a trattenere un pianto comunque sommesso coccolando D’Abord in attesa della premiazione, e lì capisci che le storie che si raccontano sull’affezione che i proprietari hanno per la propria regina non sono certo campate per aria.
La giornata dei Pieiller – di casa a Fénis, ma di stanza all’alpeggio La Manda, a pochi chilometri dall’arena – era iniziata in salita: arrivati in ritardo al peso, non perché la sveglia non era suonata, ma piuttosto a causa della frana notturna di Singlin che aveva allungato loro la strada per il Breuil. Loris e la sua proverbiale voglia di sorridere non ci avevano fatto troppo caso: turno dopo turno, i Pieiller erano arrivati a piazzare due regine alla Regionale, un risultato accolto con gioia da tutto il clan de La Manda. Poi il finale che lascia l’amaro in bocca, perché l’incidente al corno destabilizza tutti e cancella (almeno per un po’) la gioia del secondo posto. Tutto questo rischia, peraltro, di non dare il giusto merito a Reinette, che Luca Vuillermoz ha acquistato da Michele Bionaz. Con l’ex proprietario Reinette si era qualificata alla Regionale 2022 da semifinalista del concorso di Saint-Marcel, questa volta arriverà alla Croix-Noire da protagonista. Terze di categoria Bijou di Roby Bich – Ferragosto da ricordare, per l’allevatore di Pontey – e per Sauvage di Jean-Antoine Maquignaz. L’ex sindaco di Valtournenche ne piazza 3 in zona qualificazione: due terzi e un secondo posto. Manca l’acuto, ma c’è comunque materiale per fregarsi le mani a lungo.
Emozioni a non finire con la prima categoria
Le emozioni di Loris Pieiller hanno sconvolto il programma di questo articolo, che tratta sì di reines (e dell’eliminatoria di Cervinia nello specifico) ma spazia soprattutto sulle emozioni. Perché poi raccontare delle reines è anche cercare di raccontare cosa passa per la testa dei loro allevatori.
C’è l’emozione da elettrocardiogramma impazzito di Loris Pieiller e c’è l’emozione compassata di Dietrich Millesi, che accompagnava in campo Belva del fratello Didier. L’unica sfida di Belva ieri è stata quella contro Rebelle di Enzo Marcoz, durata un’ora circa (arrotondamento per difetto): dopo 40’ di dai-e-vai, e con Belva che per otto volte aveva abbandonato le corna dell’avversaria salvo ritornarci sopra un attimo dopo, Millesi ha assunto la cosiddetta “posizione Dietrich Millesi” (appoggio quasi completo sul bastone e inarcamento innaturale di quest’ultimo) e si è acceso una sigaretta. Gesto semplice e neanche così iconico, ma bisogna considerare il contesto: nella stessa situazione i suoi colleghi probabilmente si sarebbero consumati le unghie dalla tensione.
E che dire di Gilberto Marcoz, che aveva perso subito la sua stella Diamant: tornato in campo per i quarti con una Rebelle dal serbatoio di energie fortemente compromesso, ha sfogato la sua gioia per la vittoria (a sorpresa) contro Odessa di Davide Viérin, un successo che vale la qualificazione alla Regionale. Poco importa che Rebelle – regina dell’interregionale 2017 – si sia fermata poi in semifinale, come peraltro Mabillon di Loris Pieiller (regina di Fénis 2021): era difficile chiedere di più alla bovina, che in semifinale ha ceduto a Mesquine di Jean-Antoine Maquignaz, che a sua volta in finale si piegherà a Volga di Milvio Yeuillaz. La nuova regina di prima categoria consuma poco a poco le sue avversarie e si porta appresso un tifo da stadio: all’alpeggio del Giomen, ieri sera, la festa deve essere durata a lungo.
Seconda categoria “made in Valtournenche”
Le emozioni, ma anche le storie. Quella di Par Hasard dei fratelli Chatillard va assolutamente raccontata. Nel 2022 i figli di Domenico Chatillard e la loro bovina erano usciti ai quarti sia alla notturna di Ferragosto che all’eliminatoria di Chatillon, sfiorando per due volte il pass per la Croix-Noire. Per aggiungere insulto al danno: a detta di tanti, in entrambi i casi avrebbero meritato miglior sorte. Ieri ai quarti di finale, contro Jacoby di Simona Porliod e François Ansermin, per un attimo sono tornati ad aleggiare i fantasmi del 2022: poi la vittoria, la semifinale in tasca e un biglietto per “la tettoia” della Croix-Noire. Hervé Chatillard, incaricato di scortare Par Hasard in campo, è semplicemente crollato sulle ginocchia e ha avvicinato il viso a terra: pochi istanti di solitudine e di giubilo, indispensabile per metabolizzare un inverno di “se e ma” e la scelta di provare di nuovo la sorte, peraltro davanti al pubblico di casa.
Già, casa. Mai come in seconda gli allevatori di Valtournenche hanno dettato legge. Par Hasard è arrivata seconda, sconfitta in finale da Fonzie di Amato Vuillermoz (in campo con il giovanissimo Deniel Pession). In semifinale out Benjabi di Jean-Antoine Maquignaz e Euphorie di Dario Artaz, bovina di La Magdeleine “straniera” in questa giornata del Breuil.
In tutto questo sciorinare emozioni – buone o cattive non si sa, sicuramente reali – ci si dimentica di una cosa: il combat di Cervinia è il primo di Ferragosto disputato lontano da Aosta da quasi cinquant’anni. Non è giornata delle polemiche legate all’indisponibilità (o alla poca sostenibilità) della Croix-Noire, semplicemente si prende atto che ieri si è scritto un altro piccolo pezzo di storia dei combats. Domenica prossima, peraltro, se ne scriverà un altro: nella cartina dei combats andrà ad aggiungersi Bionaz, comitato neonato che avrà l’onore di organizzare la 12esima eliminatoria del 2023, la penultima di questa estate davvero interessante.
LE QUALIFICATE
Prima categoria (19)
1. Volga di Milvio Yeuillaz di Saint-Marcel (604 chili)
2. Mesquine di Jean-Antoine Maquignaz di Valtournenche (700 chili)
3. Mabillon di Loris Pieiller di Fénis (662 chili)
4. Rebelle di Enzo Marcoz di Brissogne (733 chili)
Seconda categoria (29)
1. Fonzie di Amato Vuillermoz di Valtournenche (565 chili)
2. Par Hasard dei fratelli Chatillard di Valtournenche (579 chili)
3. Benjabi di Jean-Antoine Maquignaz di Valtournenche (565 chili)
4. Euphorie di Dario Artaz di La Magdeleine (541 chili)
Terza categoria (47)
1. Reinette di Luca Vuillermoz di Valtournenche (525 chili)
2. D’Abord di Loris Pieiller di Fénis (530 chili)
3. Bijou di Roby Bich di Pontey (522 chili)
4. Sauvage di Jean-Antoine Maquignaz di Valtournenche (505 chili)