Enzo Bianchi conquista il pubblico del Forte di Bard
Sarà il suo carisma, sarà la profondità delle sue parole e le riflessioni capaci di riportare il pubblico al senso più vero dell’esistenza, resta il fatto che quando a parlare è Enzo Bianchi, religioso, fondatore e priore della Comunità monastica di Bose, il pubblico resta ammaliato oltre che ad essere sempre numeroso. Ennesima testimonianza di tutto questo è avvenuta martedì 17 agosto al Forte di Bard, dove il religioso è intervenuto nell’ambito dell’evento “I Colloqui del Forte di Bard”.
“L’essere straniero è parte fondamentale dell’esperienza umana, al di là e al di sopra delle contingenze politiche e storiche: quando rifiutiamo di accogliere l’altro, stiamo rifiutando di guardare in noi stessi” ha affermato Bianchi nel corso dell’incontro che lo ha visto protagonista e improntato sul tema “L’altro siamo noi”. La sala Archi Candidi del Forte ha faticato a contenere le persone giunte anche dal vicino Biellese e Canavese per ascoltare le sue riflessioni sul tema dell’alterità e del confronto con l’altro, portatore di culture, fedi, esperienze di vita diverse.
Prendendo spunto dalla stretta attualità, Bianchi ha tracciato un quadro lucido sul tema dell’accoglienza degli stranieri nel nostro paese evidenziando l’importanza di rendersi sempre disponibili ad aprire un dialogo ed un confronto costruttivo nei confronti del diverso da sé, un lavoro faticoso ma prezioso che ciascuno può compiere nella propria interiorità. “Il tema dell’accettazione dell’altro e del diverso come elemento di crescita personale e di consapevolezza del proprio essere sarà – ha anticipato il presidente dell’Associazione Forte di Bard, Augusto Rollandin a margine della conferenza – anche il tema della prossima edizione de I Colloqui del Forte di Bard che si svolgeranno nella primavera del 2011”.