Ex priorato Saint-Bénin: ecco il progetto per il recupero
In un settore urbano completamente riservato a istruzione e cultura sorge lo storico complesso monumentale dell’ex priorato di Saint-Bénin, fondato intorno all’anno Mille. Con l’obiettivo di ampliare l’offerta dei servizi residenziali, di ristorazione e assistenza per gli studenti del capoluogo, la Regione Valle d’Aosta ha intenzione di recuperare l’edificio.
La proposta ideativa vincente, selezionata tramite un concorso di progettazione bandito dalla Regione, è del raggruppamento temporaneo composto dagli Architetti Alessandro Pretolani e Filippo Pambianco (Studio Caveja), Francesco Mariani (Mare Architetti), da Sinergo S.p.A., AM.S.A. Srl e De La Ville Società Cooperativa.
È di 1.200 m² la superficie occupata dall’edificio (1.900 m² se si aggiungono gli spazi esterni). Ormai in stato di abbandono da oltre un ventennio, l’ex priorato presenta oggi tracce di degrado su intonaci e rivestimenti murari. La valorizzazione delle sue aree, sia interne che esterne, prevede la rifunzionalizzazione dell’immobile, il collegamento con il Convitto Chabod, il recupero dell’area esterna e l’accesso al centro espositivo.
Il costo stimato per la realizzazione delle opere, comprensivo degli oneri della sicurezza, è di sei milioni di euro (netti).
La rifunzionalizzazione del Saint-Bénin
Nel dettaglio, per il recupero della funzionalità della struttura sono previsti un piano interrato da destinare a spazi di deposito e tecnologici, un piano terreno e un primo piano riservato al settore del Convitto della scuola primaria – con dieci aule, spazi da utilizzare per attività ludiche e ricreative e un ampio salone – e un sottotetto riservato al settore del Convitto della scuola secondaria di primo e secondo grado – con spazi polivalenti, utilizzabili per lo studio in piccoli gruppi, una sala per conferenze, attività ricreative e laboratoriali. A ciò si aggiungono i vari collegamenti orizzontali e verticali, i servizi igienici e gli spazi di servizio.
Il collegamento con il Convitto regionale “Federico Chabod”
L’ex priorato e il Convitto regionale formeranno un unico complesso organico più vivibile e adeguato ai bisogni dell’utenza ricompresa nella fascia d’età 6-19 anni. Il collegamento delle due strutture consentirà di trasferire diverse funzioni insediate nella sede principale del Convitto, così da aumentare sia la capienza ricettiva sia la dotazione di aree ludico-ricreative.