Ferdinando “Nino” Casetta, alla Fiera di Sant’Orso a 92 anni
Un banco straripante di sculture in legno dietro cui si cela una buvette ricca di formaggi, saucisse e budeun: questo è il regno di Ferdinando Casetta, per tutti “Nino”. A 92 anni, con oltre vent’anni di presenza alla Fiera di Sant’Orso, continua a portare le sue imponenti opere raffiguranti una Valle d’Aosta d’altri tempi, tra scene di vita rurale, Lanzette e Désarpa.
L’artigianato valdostano affonda le sue radici nelle lunghe notti invernali, quando il lavoro nei campi si fermava e nelle stalle o nelle case ci si dedicava alla scultura del legno, tramandando saperi e tecniche di generazione in generazione. Nino è testimone di questa tradizione, ma il suo rapporto con la scultura è personale e intimo. “Io scolpisco per me più che per gli altri – racconta – voglio lavorare da solo e creare le mie opere di testa mia e con le mie mani”. Un’arte che non cerca eredi, ma che parla attraverso ogni dettaglio scolpito nel legno.