Giornata contro l’omobitransfobia: Arcigay VdA chiede un’azione concreta
“Il 17 maggio, per la giornata internazionale contro l’omobitransfobia illuminiamo le coscienze, non i monumenti” è l’appello di Arcigay Valle d’Aosta – Queer VdA, che quest’anno, invece di illuminare di arcobaleno i monumenti della città (in genere le Porte Pretoriane di Aosta), ha deciso di lanciare un allarme sulle discriminazioni e la tutela dei diritti umani delle persone LGBTQI+ in Italia attraverso i dati di ILGA-Europe’s RaimbowMap.a I dati sono rappresentati in percentuale su una scala che va da una situazione di palesi violazioni dei diritti umani e discriminazione – 0%” al massimo rispetto per i diritti umani con un’eguaglianza di fatto – 100%. L’Italia ha una percentuale del 25%.
I dati, secondo Arcigay Valle d’Aosta, riflettono un’atmosfera culturale ancora ricca di stereotipi, pregiudizi e atteggiamenti omobitransfobici che vengono considerati normali e giustificabili. Per questo motivo l’associazione chiede alla politica valdostana azioni concrete: “al Consiglio regionale chiediamo di ricalendarizzare il disegno di legge contro le discriminazioni basate su orientamento sessuale e identità di genere, sepolto a Palazzo Deffeyes da due anni in V Commissione”. Arcigay sottolinea che il testo non debba essere modificato, diventando una generica legge contro ogni discriminazione unendo, ad esempio, omofobia e abilismo, senza considerare i differenti approcci di cui necessitano due importanti problematiche dato che questo renderebbe la legge meno efficace. “Niente luci accese finché non si accenderanno le coscienze di cittadinanza e politica verso il problema dell’omobitransfobia”.
Infine, l’associazione propone un evento, venerdì 17 maggio alle 18 nella sala dell’Hôtel des États in piazza Chanoux, per affrontare il tema dell’omobitransfobia insieme a psicologi e ad assistenti sociali. In questo modo se ne potranno inquadrare le conseguenze e il peso sulla psiche delle persone che ricevono atteggiamenti omobitransfobici.
RaimbowMap – la mappa arcobaleno
Secondo ILGA Europe’s RaimbowMap, l’associazione LGBT internazionale che fotografa ogni anno lo stato dei diritti in Europa, l’Italia si trova molto al di sotto della media europea per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani delle persone LGBTQ+. Nel 2024 il nostro paese si classifica al 36esimo posto su 48 paesi europei presi in considerazione con una percentuale del 25% contro la media del 40% per il continente europeo e del 50% per l’Unione Europea. Per stilare questa mappa, ILGA prende in considerazione 75 criteri divisi in 7 categorie: uguaglianza e non-discriminazione, famiglia, crimini e parole d’odio, riconoscimento legale dell’identità di genere, spazio nella società civile e asilo.