Héloïse Mazzotti da “au pair” a manager di Amazon a San Francisco
È il 2013 quando Héloïse, giovane studentessa universitaria di lingue a Torino, decide di fare un’esperienza all’estero per affinare il suo inglese: alla vicina Inghilterra preferisce il Colorado, negli Stati Uniti, dove una famiglia, il cui padre è originario di Roma, è pronta ad accoglierla tramite il programma “cultural care au pair”. L’esperienza, nonostante le difficoltà riscontrate nelle prime settimane con la lingua e le nuove abitudini, si rivela molto positiva, tanto che, al termine del programma, la famiglia ospitante le chiede la disponibilità a rimanere per ulteriori 9 mesi.
Héloïse decide di fermarsi e di frequentare qualche classe del Community College of Denver, accantonando il percorso di studi iniziato in Italia.
L’ambiente universitario americano conquista la giovane valdostana che, nel frattempo, conosce Andrea, giovane studente comasco che diventerà, dopo qualche anno, suo marito.
Dopo aver concluso l’esperienza da “au pair” i due ragazzi si trasferiscono in Arizona, dove Héloïse prosegue gli studi iscrivendosi all’Università dell’Arizona, per poi laurearsi con successo in comunicazione e marketing in soli tre anni (il percorso ne avrebbe previsti quattro). Oltre alla laurea, Héloïse consegue anche un Master in Marketing e, non appena concluso, si trasferisce in Indiana per seguire Andrea, cui era stata offerta un’importante opportunità lavorativa dalla Salesforce, azienda nella quale presto comincerà a lavorare anche lei come business developer.
È la fine del 2019 e il Covid-19 inizia a manifestare i suoi effetti e le sue limitazioni, soprattutto a livello di spostamenti. In quel periodo i due ragazzi avevano programmato il loro rientro in Italia per convolare a nozze, ma vista la situazione, decidono di sposarsi negli States con la promessa però di festeggiare il matrimonio in Italia con la famiglia e gli amici non appena possibile.
La pandemia li costringe a trascorrere le giornate lavorative di lockdown nel piccolo appartamento nel centro della città dove vivono; trattandosi di un’esperienza non certo entusiasmante, i due ragazzi decidono di spostarsi dapprima a Phoenix, in Arizona, per poi tornare in Colorado, dov’era iniziato il loro percorso.
Lo stress accumulato durante la pandemia, sommato a quello degli studi, mette molto sotto pressione Héloïse, che però trova nello yoga e nella meditazione un’importante valvola di sfogo. La pratica di queste discipline la appassionano a tal punto da frequentare un corso per diventare insegnante, che si conclude nel settembre 2020, con il conseguimento del relativo titolo.
La lontananza forzata dai genitori, imposta dal periodo di emergenza sanitaria, fa comunque riflettere Héloïse che, per alcuni momenti, pensa di trasferirsi più vicino a casa, magari in qualche paese dell’Europa. La mancanza degli affetti viene però colmata con la diminuzione delle restrizioni e l’ottenimento della green card, che permettono ad Héloïse e Andrea di tornare in Italia, dopo ben quattro anni, e di trascorrere alcuni mesi “a casa”, con le rispettive famiglie e gli amici di sempre, grazie anche alla possibilità, accordata dall’azienda per la quale lavorano entrambi, di lavorare in smartworking.
Una volta rientrata negli USA decidono di trasferisri a San Diego, Héloïse riceve un’offerta per una nuova opportunità lavorativa, che decide di cogliere: diventa così account manager per il colosso dell’e-commerce Amazon. In questa nuova avventura si occupa nuovamente di business developement, ovvero di creare strategie per lo sviluppo degli account di vendita assegnati, anche attraverso la creazione di experience, al fine di innalzarne le performance e aumentarne le vendite. Nel frattempo è di nuovo ora di fare i bagagli: il marito Andrea accetta di entrare nel team di Google, ciò che comporta però il trasferimento in California, a sud di San Francisco. Per Héloïse questo ennesimo trasferimento non rappresenta un problema, giacché il suo lavoro si svolge nella pressoché totalità online e che il suo team si divide tra Seattle e New York.
La vita di Héloïse in nove anni è stata stravolta: la patria che doveva ospitarla per un anno da ragazza alla pari è diventata la sua nuova casa e, nel descrivere questo suo percorso e questa sua scelta di vita, racconta di quanto sia stato determinante l’incontro con il marito: “Conoscere Andrea è stata la cosa più bella che potesse accadermi, siamo la spalla e la forza l’uno dell’altra”.
Guardando al futuro, il rientro in Italia è una possibilità, ad oggi, piuttosto remota: per Héloïse, come d’altro canto per suo marito, il percorso di carriera è appena iniziato e nessuno dei due è intenzionato a farsi sfuggire le tante sfide che li aspettano negli States.