I coscritti di Sarre aiutano la ristrutturazione di San Maurizio

21 Dicembre 2019

Un Natale di pura cittadinanza attiva quello che si preparano a festeggiare i coscritti 2000 di Sarre: in aiuto ai lavori di ristrutturazione della chiesa di Sarre capoluogo, San Maurizio, arrivano anche loro in un modo che, oltre che benefico, è anche un bel tentativo di ricreare un senso di comunità forte.

Una decina di coscritti classe 2000 hanno pensato a una vendita di beneficenza di pani fatti da loro stessi la vigilia di Natale, dopo le sante messe di Montan e Sarre capoluogo, per raccogliere fondi che serviranno a ridare splendore alla pala d’altare della chiesa saroleintze, opera di arte sacra molto famosa e apprezzata in Valle D’Aosta.

“L’idea ci era venuta già un anno fa – spiegano i fratelli Mattia e Nicolò Formento e Gioele Piola, i 3 fautori dell’iniziativa -, ci sembrava che potessimo fare qualcosa per la nostra comunità, quella in cui siamo cresciuti e abbiamo stretto amicizie. Abbiamo pensato a diversi modi per raccogliere fondi e infine ci siamo detti che fare il pane insieme, aspettare di infornarlo e di vederlo uscire dal forno, tutti insieme e poi offrirlo agli abitanti di Sarre in cambio di un’offerta per la chiesa era qualcosa di davvero significativo per noi”.

Nasce così, parlando tra ragazzi, l’idea di chiedere al forno di Vercellod a Aymavilles la disponibilità per alcun infornate e la voglia di coinvolgere gli abitanti di Sarre, ma non solo, in un piccolo gesto per un monumento architettonico come la chiesa principale del paese: “Ci sembra un bel modo di contribuire alla vita della comunità – continuano i ragazzi -, sarebbe bellissimo se questo potesse essere fatto interamente a Sarre, panificazione e forno compresi, per rimanere nel paese e cercare di dare un senso ancora più forte di comunità. Chissà, magari un giorno troveremo qui un forno consortile in grado di fornirci lo spazio adatto, per il momento è importante farlo e raccogliere una somma che, magari, non sarà di grande impatto, ma che per noi significa già molto”.

Fare comunità per restituire agli abitanti un legame con il patrimonio culturale materiale e immateriale del paese: la chiesa, ma anche la cultura della panificazione che questi ragazzi riportano nel presente per fare del bene, dimostrando di essere decisamente intraprendenti e attenti a ciò che succede nella vita del paese.

I ragazzi saranno fuori dalle chiese di Montan di Sarre e di capoluogo dopo le rispettive messe di Natale, pronti a coinvolgere la comunità offrendo i loro pani imbustati e con un piccolo messaggio, a fronte di un’offerta che parte da un minimo.

Coscritti 2000 Sarre
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