I giovani valdostani di Azione Cattolica incontrano il Papa a Roma

31 Ottobre 2022

C’era anche una delegazione valdostana tra gli oltre duemila responsabili parrocchiali del settore giovani di Azione Cattolica che si sono riuniti a Roma in occasione dell’incontro nazionale “Segni del Tempo”, dal 28 al 30 ottobre. I giovani, provenienti da quasi tutte le diocesi italiane, hanno incontrato Papa Francesco in udienza privata e hanno partecipato a convegni sull’ambiente, il lavoro, l’impegno civile, lo sport e molti altri temi, con ospiti di grande spessore. Tra gli altri, l’oro olimpico della marcia Antonella Palmisano, il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini, l’ex presidente della Commissione parlamentare antimafia e ministra Rosy Bindi, l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, l’allenatore della nazionale femminile di pallavolo Davide Mazzanti, il giovane sacerdote cappellano di Mediterranea don Mattia Ferrari, il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini e lo scrittore Eraldo Affinati.

Le delegazioni valdostana e piemontese

“Segni del tempo” è il titolo scelto per il processo di riflessione sulla vita e la proposta che Azione Cattolica sta rivolgendo al cammino di fede dei giovani italiani. Una riflessione su come prendersi cura e mettersi al servizio del proprio territorio, come spiega Jean Paul Gorret, diciottenne di Nus, da quest’anno educatore di un gruppo di ‘Giovanissimi’ nella sua parrocchia.
“L’AC organizza questi incontri per dare una direzione comune a tutti gli educatori che operano sul territorio. Per me è stata la prima esperienza a livello nazionale e quello che mi ha colpito di più è stato l’entusiasmo dei giovani, durante la messa e i canti ad esempio, direi la voglia di fare e di vivere generale”. Proprio quella voglia di vivere che Papa Francesco ha incoraggiato nel suo discorso, invitando i giovani ad essere “credenti, responsabili e credibili”, ma soprattutto “felici e sorridenti”: “Guai ai giovani con la faccia funebre”, ha intimato il Papa, “hanno perso tutto!”. 

L’udienza di Papa Francesco

Ad incoraggiare i sorrisi di tutti sono stati anche i momenti di festa del weekend, in particolare nel grande tendone da circo che ha ospitato le plenarie e, sabato sera, lo spettacolo musicale degli Oblivion. Altrettanti sono stati i momenti di responsabilità, un concetto richiamato fin dal titolo dell’evento: “Tre semplici parole”, si legge sul sito di Azione Cattolica, “che ci ricordano che ciascuno di noi è chiamato a lasciare il proprio segno in questo tempo”. Un segno nella memoria di Jean Paul l’ha sicuramente lasciato Papa Francesco, visto che il giovane valdostano, per il suo impegno che ha dimostrato anche nell’Équipe regionale dell’AC, è stato scelto come rappresentante della delegazione valdostana. Così, Jean Paul si è trovato in prima fila durante l’udienza, accanto ai membri del Consiglio nazionale – i ‘pezzi grossi’ dell’organizzazione dell’evento – e a pochi metri da Papa Francesco, che, dopo il suo intervento, ha salutato uno ad uno i rappresentanti delle varie delegazioni, compreso il nostro valdostano. “Mi sono chiesto che cosa ci facessi lì, perché mi faceva strano pensare di essere così vicino a persone che poco prima avevano parlato sul palco davanti a un pubblico così grande”. 

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