Il 14 settembre in Valle d’Aosta si torna a scuola “in presenza e in sicurezza”
Il 14 settembre gli studenti valdostani rientreranno sui banchi di scuola, in presenza e in sicurezza. A ribadirlo è stata oggi la Sovrintendente agli studi Marina Fey, nella conferenza stampa convocata per presentare protocolli e linee guida approvati ieri dalla Giunta regionale.
“Un rientro che dovrà, per quanto, possibile rappresentare un ritorno alla normalità” sottolinea Fey “Perché la scuola è anche luogo di incontro e socialità, non solo di apprendimento”.
In queste due ultime settimane di vacanza, famiglie e studenti dovranno cominciare a studiare le nuove regole. Le quattro fondamentali riguardano: il distanziamento sociale, di almeno un metro; la mascherina, andrà utilizzata solo per gli spostamenti nell’istituto, potrà essere tolta una volta seduti ai banchi, ma dovrà essere nuovamente indossata se verrà meno il metro di distanza; l’igienizzazione e il lavaggio frequente delle mani, i primi dispenser saranno a disposizione degli studenti all’ingresso della scuola e l’aerazione frequente dei locali. “Solo con l’abitudine quotidiana a seguire queste regole, speriamo si possa superare questa emergenza”. Il personale della scuola dovrà indossare la mascherina chirurgica, fornita dal datore di lavoro, mentre per gli alunni basterà quella di “comunità”. Per informare alunni e famiglie sono stati preparati alcuni video che verranno diffusi nei prossimi giorni.
Il patto di corresponsabilità fra scuola e famiglie sarà implementato con la richiesta ai genitori di misurare ogni mattina la febbre agli studenti e nel caso la temperatura fosse superiore ai 37,5°C l’obbligo di rimanere a casa. Se lo studente si dovesse invece sentire male in classe, sarà attivata una specifica procedura che prevede l’isolamento del bambino o ragazzo in una classe assieme ad un adulto, la chiamata ai genitori che, una volta recuperato il figlio, dovranno contattare il pediatra o il medico di base per una valutazione clinica. In caso di sospetto contagio, saranno le strutture sanitarie a far partire la procedura Covid, avvisando la scuola. Per il rientro a scuola dell’alunno servirà in ogni caso un’attestazione del suo stato di salute. Ogni istituzione scolastica avrà il proprio referente Covid e dovrà andare a definire nel regolamento di istituto regole specifiche, ad esempio sulle modalità di ingresso e uscita dalla scuola.
“Non abbiamo inventato nulla di nuovo – ha spiegato ancora Fey – Abbiamo fatto riferimento ai documenti ufficiali e seguito scrupolosamente le indicazioni nazionali”.
Il piano di rientro elaborato dalla Sovrintendenza andrà poi calato a seconda del grado di istruzione scolastica e del contesto specifico. “Il documento è stato illustrato oggi nei collegi docenti dai dirigenti scolastici. Ci sono delle linee metodologiche che ciascuna scuola potrà poi seguire in modo autonomo”. Ad esempio la didattica digitale, nelle scuole secondarie, potrà essere utilizzata in modo complementare.
Per quanto riguarda i trasporti scolastici, la conferenza Stato – Regioni, ha sciolto ieri gli ultimi dubbi: i trasporti scolastici esclusivi, ovvero gli scuolabus, potranno viaggiare a pieno carico se il viaggio avrà una durata complessiva di 15 minuti, mentre sul trasporto pubblico locale, utilizzato dalle scuole superiori, la capienza massima sarà dell’80%. L’Assessorato regionale ai trasporti sta valutando in queste ore se e quali servizi andranno implementati, anche alla luce di un sondaggio sottoposto alle famiglie.
Infine sull’altro nodo che tiene banco a livello nazionale, quello delle elezioni del 20 e 21 settembre, la Sovrintendente ha spiegato che, per i comuni che non hanno trovato una sede alternativa ai seggi – sembra sei in tutto, fra cui Aosta – la sospensione andrà “presumibilmente dal venerdì al mercoledì. In ogni caso i 200 giorni di attività didattica saranno garantiti in tutte le scuole”.