Il cambio vita di Elena Gal, da impiegata a artigiana dei “tatà” in ceramica
I “tatà” in ceramica sono stati la sua prima creazione. Galli, gufi, uccellini, asinelli e mucche sulle ruote che ricordano il tradizionale giocattolo dei bimbi valdostani del passato e danno il nome alla sua attività “Cocotata”, aperta un paio d’anni fa. Dopo aver lavorato per diverso tempo come impiegata, Elena Gal è diventata un’artigiana professionista. La passione per la lavorazione della ceramica è ora il suo lavoro a tempo pieno.
“Mi sono sempre piaciute le attività manuali – racconta tra una vendita e l’altra nel suo stand all’Atélier des Métiers di piazza Chanoux, durante la millenaria dell’artigianato di Aosta -. Mi sono avvicinata alla ceramica 14 anni fa. Ho fatto un corso e poi ho continuato come hobbista comprando il forno e allestendo il mio laboratorio in taverna. Ho sempre partecipato alla Fiera di Sant’Orso”. Poi la scelta di cambiare mestiere e di aprire la partita iva. “È stata una decisione molto combattuta, ma la passione per la ceramica era così forte che mi ha spinta a cambiare completamente lavoro e la mia famiglia mi ha sostenuto in questa scelta – spiega -. Anche il fatto di aver avuto sempre dei buoni riscontri alle fiere e di aver avuto molte richieste mi ha spinto a lanciarmi”.
L’artigiana ha aperto il suo laboratorio ad Aosta, in via Mont Vélan, e ha arricchito la sua produzione con animaletti di varie forme e dimensioni, quadretti e lampade, abbinando alla ceramica il legno e il ferro, grazie alla collaborazione del marito. Accanto al suo tradizionale banchetto lungo il percorso della Foire di Aosta, dallo scorso anno si è aggiunto lo stand all’Atélier des Métiers, dedicato agli artigiani professionisti. “Per ora sono molto contenta della mia scelta, inizio ad avere una clientela fedele che ritorna e mi cerca a nei prossimi mesi, accanto al laboratorio, aprirò anche il punto vendita che per me è un grosso traguardo”, aggiunge Elena.
Come per ogni artigiano, il suo rapporto con la Fiera di Sant’Orso è speciale: “È un momento atteso e positivo – conclude l’artigiana -. Il fatto di avere un buon riscontro e vedere che la gente apprezza i miei pezzi è gratificante e anche l’atmosfera di festa e di spensieratezza che si respira è molto bella”.