Il carcere di Brissogne ha avuto 200 detenuti di media nel 2020
La Polizia penitenziaria ha compiuto ieri, venerdì 25 giugno, 204 anni. E se le misure di contenimento della pandemia non hanno consentito di celebrare la fondazione del corpo come nel passato, la cerimonia – in versione ridotta – è stata l’occasione per illustrare alcuni dati riguardo gli ultimi 12 mesi della Casa circondariale di Brissogne.
A spiegarli, di fronte alle autorità – erano presenti il Presidente della Regione Erik Lavevaz e la Direttrice del carcere Antonella Giordano – il Comandante di Reparto Dirigente Aggiunto Domenico La Gala.
La Casa circondariale ha avuto una presenza media di 200 detenuti – la capienza regolamentare si attesta circa su 170 detenuti -, con 190 ingressi per trasferimento da altri Istituti e 9 ingressi dalla libertà.
I trasferimenti verso altri istituti sono stati invece 87, mentre le uscite per ricovero all’ospedale “Parini” 11. Le uscite per espulsione sono state 7 e 186 quelle per scarcerazione.
A queste si aggiungono 126 uscite per visite ambulatoriali, 44 quelle per detenzione domiciliare e 26 per arresti domiciliari.
Cinque, invece, le concessioni lavoro all’esterno, 100 le traduzioni in udienza, 8 le uscite in affidamento, 31 le uscite in permesso premio, mentre 4 detenuti sono usciti per estradizione e 10 per licenza.
Nell’indirizzo di saluto la Direttrice Giordano ha evidenziato “il particolare e duro lavoro, e la sinergia di tutti gli operatori dell’amministrazione penitenziaria, unitamente agli uomini e alle donne del reparto per far fronte alla situazione emergenziale sanitaria nel rispetto delle procedure concordate nei protocolli operativi siglati nel corso dell’anno con l’Usl, nonché con le rappresentanze sindacali”.
Durante la cerimonia è stata deposta una corona al cippo in onore dei caduti del corpo di Polizia penitenziaria e sono stati letti i messaggi istituzionali. La celebrazione si è chiusa con la consegna delle ricompense al personale del reparto che si è distinto nell’attività di servizio.