Il gipeto torna a nidificare nella Valle di Cogne: istituita una zona di protezione
E’ fra le pareti rocciose della Valnontey che anche quest’anno il Gipeto ha scelto di nidificare. Negli scorsi anni la coppia, una habitué della Valle di Cogne, nel versante valdostano del Parco Nazionale Gran Paradiso, ha portato cinque giovani all’involo.
Per proteggere il nido, anche quest’anno è stata istituita una zona di protezione in quanto il gipeto è una specie particolarmente sensibile alla presenza umana e risente in misura maggiore del disturbo che possiamo arrecare.
Nella zona di protezione è proibito l’accesso all’area e il disturbo dei siti di nidificazione, comprese le attività di osservazione ravvicinata per foto e riprese, l’uso dei droni, oltre al divieto di arrampicata su alcune cascate di ghiaccio.
“E’ importante garantire il massimo della tranquillità, così da lasciare i gipeti liberi di scegliere dove deporre le proprie uova, e ridurre al minimo il disturbo. Il sito di nidificazione in Valnontey si colloca in un complesso rupestre intensamente frequentato, in periodo invernale, dagli appassionati di arrampicata su cascate di ghiaccio. – spiega una nota del Parco nazionale del Gran Paradiso – Questo fatto, unito alla sensibilità ai disturbi che l’avvoltoio manifesta nella fase riproduttiva (estesa dal tardo autunno ad agosto), ha richiesto, da parte dell’Ente Parco, di attuare le limitazioni previste dalle misure minime di conservazione regionali per i Siti di Importanza Comunitaria, obbligo necessario in quanto il gipeto è protetto a livello europeo e, con lo status di specie vulnerabile, è inserito nella “Red List” dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN)”.
In collaborazione con la Società delle Guide Alpine e l’Amministrazione Comunale di Cogne turisti e residenti vengono sensibilizzati sul tema. Inoltre è stato predisposto un “decalogo del ghiacciatore” che verrà distribuito agli arrampicatori e comprende alcuni suggerimenti legati alla sicurezza nello svolgimento di questa pratica, oltre a buone norme per limitare il più possibile il disturbo alla fauna del Parco.