Il Parco del Gran Paradiso presenta il centro “Acqua e Biodiversità”, la “casa” della lontra
Inserito all’interno di un’area di 14.000 m², cuore dell’area protetta, è stato presentato ieri – sabato 21 settembre – il centro visitatori del Parco Nazionale Gran Paradiso “Acqua e Biodiversità” di Rovenaud, a Valsavarenche.
La struttura che permette di effettuare una vera e propria “immersione” in un ambiente del Parco in cui tutto è legato all’acqua, è situata in un’area boscata ricca di sorgenti, dove fino a pochi anni fa era attiva una segheria alimentata ad acqua, ed il suo percorso espositivo si sviluppa in un ecosistema ben conservato – grazie alle azioni di tutela del Parco – e vede una serie di percorsi di visita interni ed esterni, arricchiti da installazioni multimediali, video e acquari che rendono la visita un momento di conoscenza, esperienza e riflessione sull’importanza della conservazione e del sottile equilibrio che si instaura tra uomo e ambiente.
Nel Centro, che funzionerà da lente d’ingrandimento sugli ecosistemi legati all’acqua, sono ospitati tre individui di lontra, specie un tempo presente in questi ambienti e scomparsa a causa delle persecuzioni e trasformazioni ambientali operate dall’uomo. Gli esemplari presenti provengono da un allevamento europeo e gli spazi a loro destinati sono idonei a ospitare animali in cattività.
Tra gli obiettivi del Centro anche quello di trasmettere, sia a chi vive nel Parco sia a chi lo visita, la conoscenza della Lontra euroasiatica e l’importanza di conservare il suo habitat. Allo stesso tempo, le lontre ospitate nel Centro saranno oggetto di ricerche scientifiche che, se pur condotte in stato di cattività, potranno fornire importanti indicazioni sulla biologia della specie.
Dopo le aperture straordinarie – oggi in anteprima, ed il prossimo weekend – e in attesa della passerella pedonale che consentirà l’accesso diretto dal parcheggio di Rovenaud attraverso il torrente Savara (la cui realizzazione avverrà il prossimo anno), il Centro sarà successivamente visitabile su prenotazione dalla primavera 2020, per gruppi e scolaresche impegnate nelle attività di educazione ambientale promosse dal Parco.
Centro che, oltretutto, è stato intitolato a Vittorio Peracino, storico ex veterinario del Parco, ideatore originario del progetto, e a Luciano Rota, Direttore del Parco dal 1993 al 1998, è stato realizzato grazie al finanziamento specifico del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
“Il nuovo Centro Visitatori di Rovenaud si caratterizza rispetto a tutti gli altri per la presenza di animali vivi ed in particolare della lontra, specie scomparsa dal territorio del Parco alla fine degli anni ’60 del secolo scorso – ha spiegato il Presidente del Parco Italo Cerise -. Un animale che oltre ad essere all’apice della catena alimentare degli ambienti acquatici è anche fortemente attrattivo per la sua simpatia. I visitatori potranno osservare gli habitat e la biodiversità presente nei corsi d’acqua, nei laghi e nelle zone umide che il Parco deve tutelare e che se alterati o modificati, per cause antropiche o naturali, deve ricostituire”.