Il Pronto soccorso del “Parini” ha un nuovo ecografo. A donarlo è stata Finaosta

09 Maggio 2020

La struttura di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e Urgenza dell’ospedale “Parini” ha un nuovo ecografo.

A donarlo – è il secondo ecografo che l’ospedale riceve – è stata Finaosta Spa, con l’obiettivo di supportare l’attività del reparto nel periodo di emergenza Covid-19.

Lo strumento, un ecografo Esaote MyLab X6 del valore di circa 26mila euro, uguale a quello acquisito nella metà del mese di aprile grazie ad un’altra donazione, permetterà di effettuare diagnosi di polmonite interstiziale da Coronavirus e di monitorare l’evoluzione del polmone nei pazienti Covid positivi.

L’ecografia, in particolare quella polmonare, si sta rivelando di fondamentale importanza in questa fase di convivenza con il Coronavirus, permettendo di identificare i pazienti sospetti anche tra quelli afferiti in Pronto soccorso per sintomi diversi da quelli respiratori – spiega Stefano Podio, direttore della struttura di Medicina e Chirurgia di Accettazione e Urgenza ed Emergenza territoriale –. Questa è solo l’ultima applicazione che va ad aggiungersi a tutte quelle quotidianamente conosciute dai medici e dagli infermieri che lavorano in area critica, dalla gestione dell’insufficienza respiratoria al politrauma, dalla diagnostica nello shock alla guida di procedure invasive che, con la fine del “lock down” stanno incrementando insieme agli accessi in Pronto Soccorso”.

Alla nuova strumentazione, a rafforzare il Pronto Soccorso anche l’arrivo degli specializzandi dell’ultimo anno di Medicina dell’Emergenza, grazie al decreto per il contratto al Covid-19, e con l’assunzione di professionisti già formati nell’utilizzo dell’ecografia nell’ambito dell’emergenza.

“Anche in ospedale stiamo affrontando la fase 2 dell’emergenza – spiega ancora Podio – e siamo consapevoli del fatto che, adesso più che mai, è fondamentale non abbassare la guardia. Gli strumenti che sono stati donati, con grande generosità e senso civico, consentono di continuare in questa direzione, che vede tra gli obiettivi di primaria importanza la sicurezza dei pazienti e dei nostri operatori”.

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