Incontro “ravvicinato” di un automobilista a Saint-Christophe: Lupo o cane?

11 Gennaio 2021

Circola ampiamente sui social network un video, girato nella giornata di ieri lungo una strada in località Croix Noire, in cui da un’auto di passaggio è ripreso un animale individuato come un lupo. A far notizia è soprattutto il fatto che l’avvistamento sia avvenuto non in quota, ma in un’area urbana, e che il protagonista delle immagini – che spunta dal bordo strada innevato – non sia affatto intimorito dalla presenza delle autovetture, tanto da non avere problemi nel tagliarne il cammino.

Come spesso accade quando è coinvolto l’animale che, più di altri, richiama sensazioni probabilmente ataviche, il dibattito impazza nei commenti: si tratta effettivamente di un lupo o siamo di fronte ad un cane momentaneamente senza custodia, come ad esempio un lupo cecoslovacco? Gli elementi di identificazione, nel breve spezzone di immagini (della durata di 35 secondi), non appaiono univoci in nessuno dei due sensi.

I sostenitori della tesi del lupo insistono in particolare sulla “mascherina” e sull’incedere, mentre chi propende per il “quattrozampe” sottolinea la sua naturalezza nell’approccio all’uomo (opposta alla diffidenza del predatore) e la condizione evidentemente pasciuta, difficile da immaginare per un animale chiamato a procacciarsi il cibo ed incompatibile con un predatore che avesse deciso di abbandonare il branco e abbassarsi di quota perché malato.

Uno specialista del settore spiega che molto probabilmente si tratta di un lupo giovane e maschio, come si evince dalla corporatura. Uno dei fattori che porta ad indentificare l’esemplare in quanto lupo è la bandatura nera sugli avambracci dell’animale, mentre il movimento, tra lo spaventato e l’attonito, porterebbe a definirlo come un “lupo disperso“, quindi allontanato dal branco perché ricusato dall’esemplare alfa o non ritenuto strategico rispetto al branco stesso. Lupo disperso che, come caratteristica, perde la propria capacità di predare.

Qualunque sia l’animale nel video, le immagini restituiscono comunque una volta di più – com’era avvenuto, tra l’altro, nel caso di una volpe avvistata nella zona della rotonda dell’Institut agricole – la sempre minor nettezza dei confini tra l’antropizzazione del territorio e le specie animali che lo popolano. Un tema sul quale, soprattutto in termini di influenza umana sul contesto circostante, occorrerebbe una riflessione ben superiore ai 35 secondi di un video.

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