La macchina della solidarietà è partita: una raccolta fondi per la receptionist di un campeggio di Lillaz
Con l’alluvione di Cogne, la macchina della solidarietà – così come quella dei soccorsi – non ha tardato a mettersi in moto. Poche ore dopo quel terribile sabato sera, sul gruppo “Sei di Cogne se…” è stata pubblicata una raccolta fondi di Gofundme per aiutare Claudia Borgati, receptionist del camping Les Salasses di Lillaz, che ha perso la sua auto a causa dell’alluvione, sepolta da una colata detritica.
La raccolta fondi è stata aperta dagli stessi titolari del campeggio, Stefania Marchiano e Jean Paul Voyat, e al momento ha superato quota 3.200 euro: “Sono due persone davvero fantastiche e umane, questo gesto è partito tutto da loro, l’ho trovato molto commovente”, dice Claudia Borgati. “Non me l’aspettavo proprio, domenica pomeriggio tante persone erano già a conoscenza della mia situazione ma non avevo idea di come facessero a saperlo”.
Claudia racconta di quel tardo pomeriggio di sabato: “Alle 18.30 mi hanno detto che potevo andare a casa da lavoro, perché stava piovendo veramente tanto. C’erano fulmini, ho visto sassi cadere ed avevo paura, quindi ho cercato di parcheggiare il più vicino possibile a casa – abito vicino al pattinaggio – per poi fare un pezzo a piedi, e ho quindi lasciato la macchina a Champlong di fronte al ponte”.
Il mattino dopo la receptionist torna verso la sua Dacia per poter andare a lavorare, e lì trova la sorpresa: “Era completamente ricoperta di fango, la frana è passata sotto e l’ha alzata e trasportata via. Ho avvisato i miei datori di lavoro ed il mio compagno, e sono andata a lavorare. Al mio ritorno c’era un piccolo escavatore che stava iniziando a liberarla, poi è arrivata una pala più grossa e l’hanno tirata fuori e portata via col carro attrezzi. Ora è dal meccanico, ma bisognerà valutare l’entità dei danni”.
“Certo, col senno di poi se avessi lasciato la macchina a lavoro o anche solo 200 metri prima, probabilmente ora non avrei questi problemi, lì non era mai successo niente”, conclude Claudia Borgati. “Mi aggiusterò. Però poteva andare molto peggio: la frana è scesa un’oretta dopo aver parcheggiato, se non mi avessero lasciata uscire prima da lavoro chissà…”.