La nouvelle citoyenneté, un nuovo strumento per insegnare l’educazione civica

24 Febbraio 2021

Nuove forme di cittadinanza, diritti, legalità e pari opportunità, clima e ambiente, e la rinnovata rilevanza del vecchio paradigma dei beni comuni: sono queste le principali aree tematiche attraverso cui si sviluppa La nouvelle citoyenneté, libro pubblicato da Le Chateau e rivolto agli insegnanti delle scuole secondarie che dovranno affrontare la sfida di una nuova educazione civica.

Un’opera caleidoscopica

Nell’introdurre il libro, nella conferenza stampa tenutasi online, Sylvie Chaussod, Presidente dell’Association Autonomies Biens Communs Vallée d’Aoste, ha sottolineato come i beni comuni siano “la culla della democrazia ed hanno una base partecipativa. Anche questo libro è il risultato di un processo partecipativo grazie al lavoro di tante persone che hanno creato un’opera collettiva, caleidoscopica, proponendo una molteplicità di punti di vista e metodologie”.

L’educazione civica è un’ulteriore sfida per gli insegnanti

Gli insegnanti – così come gli studenti – stanno affrontando un periodo molto difficile della loro carriera, e sono particolarmente sovraccaricati. L’educazione civica è una materia che si aggiunge, quindi abbiamo voluto aiutarli davanti a questa sfida titanica con schede, spunti e suggestioni”. Così Roberto Louvin, coordinatore e coautore dell’opera, spiega il valore di La nouvelle citoyenneté. “L’educazione civica è educazione alla cittadinanza, abbiamo quindi voluto avere un approccio inclusivo, far sentire i giovani parte di una collettività”.

Circa 400 link nella versione digitale di La nouvelle citoyenneté

La coordinatrice didattica de La nouvelle citoyenneté è Giorgia Sordi, che ne ha illustrato le fondamenta e la struttura: “Nel formato digitale molto si sviluppa online: ci sono circa 400 link con foto, video, approfondimenti. Si tratta di un plus per gli insegnanti, seguiranno poi dei corsi di formazione per sviluppare questi temi”.

“Formare i giovani in modo che conoscano le istituzioni e abbiano una coscienza civica”

“Dobbiamo impegnarci per investire sui giovani, formarli in modo che conoscano le istituzioni, da un lato, ed abbiano una coscienza civica, attiva, responsabile, dall’altro”, ha detto in apertura l’assessore regionale all’istruzione Luciano Caveri. “Vedendo quello che succede tutti i giorni qui sotto, in Piazza Deffeyes, luogo di sosta e di svago per molti giovani, quello che manca è forse l’educazione ed il rispetto dei luoghi e delle istituzioni. Un compito che non è solo della scuola, che non è sostitutiva del compito delle famiglie. I ragazzi di oggi hanno una grandissima chance rispetto alle generazioni precedenti, rappresentata dal web: se affrontato con coscienza, internet è una prateria sterminata di contenuti utili”.

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