La piscina scoperta di Aosta non riaprirà per l’estate. Revocata la gestione
Prima ancora di poter iniziare la stagione estiva per la piscina scoperta di Aosta chiude i battenti.
La motivazione, ed in questo periodo non è scontato, non va cercata però nella pandemia da Covid-19 che tante attività e manifestazioni ha fatto chiudere o azzoppato.
Via determina dirigenziale, infatti, il Comune di Aosta ha deciso per la revoca dell’affidamento in concessione della struttura. Le motivazioni si possono leggere nell’atto, e la facoltà di escludere i gestori è richiamata dalla norma per cui “La stazione appaltante dimostri con mezzi adeguati che l’operatore economico si è reso colpevole di gravi illeciti professionali, tali da rendere dubbia la sua integrità o affidabilità”.
In determina si legge: “Una condanna penale non definitiva può assumere rilevanza ai fini della esclusione da una gara quando è riferita ‘direttamente all’operatore economico, vale a dire ‘dei membri del consiglio di amministrazione cui sia stata conferita la legale rappresentanza, ivi compresi institori e procuratori generali, dei membri degli organi con poteri di direzione o di vigilanza o dei soggetti muniti di poteri di rappresentanza, di direzione o di controllo, del direttore tecnico o del socio unico persona fisica, ovvero del socio di maggioranza in caso di società con un numero di soci pari o inferiore a quattro’”.
Casistica in cui rientra la società che gestisce l’impianto – assieme alla piscina “coperta”, che però è di proprietà regionale –, sulle cui figure apicali pende una condanna per frode.
Una chiusura inevitabile
Sulla questione il Sindaco di Aosta Fulvio Centoz spiega: “Un problema sulle piscine, viste le misure di sicurezza, i dpi ed il distanziamento interpersonale per contrastare il Coronavirus si sarebbe comunque posto, ma questa non è certo una bella notizia. Ci siamo confrontati a fondo per questo provvedimento, abbiamo fatto diversi passaggi con il nostro Ufficio legale, ma di fronte ad una sentenza avremmo potuto comunque fare poco”.
Uno spazio per i Centri estivi?
Dall’altro lato, chiusa la possibilità di ripiegare – in piena epoca da Covid-19 – su qualche tuffo in piscina in un’estate che metterà a dura prova il turismo, il Comune tenta altre strade.
Un nuovo appalto per la gestione della piscina scoperta si farà, ma non può essere questione immediata. Soprattutto perché la “data x” per la riapertura delle piscine post emergenza è previsto per il 25 maggio, tra cinque giorni.
“Non è possibile preparare una gara dall’oggi al domani, e giugno è dietro l’angolo – prosegue il Sindaco –. Si farà, ma la stagione estiva è compromessa. Gli Uffici sono stati molto impegnati, oltre a tutti gli altri provvedimenti di questo periodo, a studiare anche questa revoca che non è banale né scontata, ed ora ci si può mettere ad immaginare la gara, visto che non si può andare assolutamente ad un affido diretto”.
Aspettando novità, ed essendo la struttura di proprietà municipale, l’area della piscina scoperta potrebbe venire incontro alla necessità di fornire, ripensati, alcuni servizi comunali da rimodulare, come ad esempio i Centri estivi.
Centoz, infatti, illustra il tentativo in essere: “L’idea è quella di utilizzare lo spazio dell’area verde e non la piscina in sé, per i Centri estivi, che per il Comune è un servizio molto importante. Non siamo strutturati per gestire la piscina internamente perché servirebbero professionalità di cui l’Amministrazione non dispone. L’area verde potrebbe essere utilizzata, ed è ciò che stiamo cercando di capire”.