La Regione anticiperà i contributi Agea: stanziati 20,8 milioni. Aiuti anche a chi ha vecchi debiti
E’ arrivato oggi, venerdì 30 dicembre, quindi con qualche giorno di ritardo, il “regalo di Natale” della Regione agli agricoltori valdostani. La giunta, infatti, ha approvato questa mattina i criteri applicativi per il finanziamento, sotto forma di anticipazione (come previsto dalla Legge di stabilità regionale per il triennio 2017/2019) dell’indennità compensativa e dei pagamenti agro-climatico-ambientali, previsti dal Programma di sviluppo rurale 2014-2020, spettanti agli agricoltori con riferimento alle campagne 2015 e 2016. Si tratta dei contributi attesi dagli agricoltori dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) per le cosiddette “misure a superficie” del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 che saranno quindi anticipati dalla Regione.
Come? Grazie alla costituzione, presso Finaosta di un “fondo temporaneo” previsto dalla legge di bilancio, proprio per la concessione da parte della Regione del finanziamento, sotto forma di anticipazione degli aiuti alle aziende agricole. La somma totale stanziata è di 20 milioni 800mila euro. “Il fondo viene alimentato dalle giacenze che ci sono presso altri fondi – ha illustrato nei dettagli l’assessore al Bilancio, Ego Perron – e successivamente il meccanismo prevede che quando ci saranno le restituzioni, i fondi torneranno ad alimentare le giacenze dal quale sono stati presi”.
“L’anticipo previsto – ha spiegato ancora l’Assessore Renzo Testolin – sarà fino al 100% per la campagna 2015 e fino al 60% per la campagna 2016. In questo modo vogliamo dare una riposta alle aziende in difficoltà di liquidità”.
Nulla di nuovo, insomma, rispetto agli impegni politici che si era preso l’assessore Testolin recentemente in Consiglio Valle, se non la parte in cui si concede l’anticipo anche a chi non è in regola con le restituzioni di vecchi contributi anticipati. Si tratta dell’articolo 2.2 dell’allegato alla delibera in cui si specifica che “se l’anticipazione concedibile risulta di importo superiore all’importo del debito, comprensivo di interessi, non ancora estinto dal richiedente dei riguardi di Area Vda per le anticipazioni dei premi a valere sulle annualità 2007, 2008 e 2009, l’anticipazione (…) è erogata al richiedente limitatamente all’importo eccedente il debito residuo”.
“La Regione anticiperà i soldi – ha continuato l’assessore Testolin – e poi quando gli agricoltori li riceveranno dall’Agea, li restituiranno alla Regione. Le aziende che attendono i contributi sono circa 2mila, mentre quelle che hanno ancora un debito con Area Vda sono circa il 10%, quindi 150-200: sono quelle più in difficoltà e quindi abbiamo ritenuto opportuno concedere anche a loro questo aiuto”. E le tempistiche? "Dal 9 gennaio inizieremo a esaminare le domande".
Alpe e Gerandin sul piede di guerra
Sulla questione è subito intervenuta una parte della minoranza in Consiglio Valle, contestando proprio la deroga concessa a chi in passato non ha saldato il proprio debito con Area. “In questo modo si calpesta la volontà del Consiglio – ha spiegato Albert Chatrian in una conferenza stampa convocata d'urgenza in mattinata – che nell’art.23 del disegno regionale n°96, sul Finanziamento degli aiuti alle aziende agricole in attuazione del Programma di sviluppo rurale 2014/2020, aveva esplicitamente previsto che l’anticipazione non fosse concedibile agli agricoltori che non avessero restituiti gli anticipi del passato. Questa deroga di fatto va a premiare i furbetti, sostenendo il solito ‘cerchio magico’, che non hanno restituito quanto anticipato e che probabilmente non li restituiranno anche in futuro”. I soldi non restituiti , secondo quanto illustrato dai consiglieri di minoranza, ammontano a 2 milioni 700mila euro: "Sono finiti nei residui non esigibili e cancellati dal bilancio, a pagarli è tutta la comunità".
“Quando si stravolge un testo di legge con una delibera di Giunta – ha concluso Elso Gerandin – si mette in discussione un principio: c’è una bella differenza tra chi ha preso i contributi e non li ha restituiti e chi li ha restituiti e ne aspetta di nuovi. Ora vogliamo i nomi di queste persone: faremo un 116 per sapere chi sono quelli che non hanno restituito gli anticipi”.