La seconda casa, il ritorno di un evergreen

28 Giugno 2021

In passato andavano di moda, qualche anno fa erano divenute quasi un impiccio di cui disfarsene, un lusso per pochi. Limitare le spese dovute ai costi di mantenimento sempre più alti delle seconde case rappresentava la preoccupazione principale. Poi una pandemia inaspettata che limita incredibilmente ogni tipo di spostamento delle persone e che induce, coloro che ne possedessero una, a riconsiderare l’utilizzo della propria seconda casa.

Al mare o in montagna, tra spostamenti più o meno leciti, alla seconda casa ci si è comunque arrivati e così, in qualche maniera, si sono riaperte le porte. Alcuni territori sono divenuti rifugio dalla minaccia del virus salvo essere stati poi loro stessi intaccati dal contagio sempre più diffuso. Si è perfino aperto un diverbio tra cittadini residenti e proprietari di seconde case sull’opportunità o meno di farne uso.

L’Osservatorio turistico della Valle d’Aosta ha approfondito il tema attraverso una ricerca di mercato condotta con il supporto degli operatori del comparto immobiliare. Tra i principali risultati è significativo evidenziare come circa il 65% dei rispondenti sostiene che siano aumentati i proprietari che hanno usato loro stessi l’abitazione durante il periodo di pandemia (tralasciando quindi l’opportunità o meno di ottenere una rendita derivante da una locazione turistica).

In merito alla possibilità di una crescita di interesse nei confronti dell’acquisto di una seconda casa quasi il 90% degli operatori immobiliari interpellati risponde in maniera possibilista e positiva, ad indicare che, nonostante o forse per la pandemia, la volontà di investire nel settore immobiliare montano non sembra essere in calo. Infine, una considerazione circa la possibilità che tale rinnovato interesse generi un aumento dei valori di mercato. Al momento tale possibilità sembra accertata da un numero contenuto di operatori pari al 25% di quegli interpellati mentre oltre il 60% dei casi dichiara che ad oggi non ha notato differenze rispetto al passato.

Per approfondire questo tipo di ricerca e conoscere i numeri che guidano il settore puoi consultare il sito web dell’Osservatorio turistico della Valle d’Aosta cliccando su www.osservatorioturisticovda.it.

 

 

 

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