La SFOM tra lockdown e nuovi progetti
Anche nel mondo della musica pian piano le attività stanno riprendendo, tuttavia il tempo di concerti e spettacoli è ancora lontano. Ma perché aspettare e non sfruttare le nuove abilità che ormai hanno reso tutti noi un po’ più tecnologici durante il lockdown? Proprio in questa direzione hanno deciso di agire alcuni insegnanti e studenti della SFOM di Aosta, che durante la quarantena hanno montato un video del celebre brano Libertango di Astor Piazzolla. “Penso che possa essere un video promozionale per la nostra scuola e che rappresenti bene questo periodo di didattica a distanza. È stato realizzato grazie all’arrangiamento di Sandro Bellu e la partecipazione di una parte della Sfom: ovviamente non era possibile coinvolgere tutti perché siamo troppi” spiega Marco Giovinazzo, docente di percussioni e ideatore dell’iniziativa.
Come spiega il coordinatore Gianni Nuti, la musica d’insieme è il cuore della Sfom e la scuola ha subito un handicap formativo non indifferente: “Gli insegnanti hanno comunque continuato online le loro attività in modalità differenti a seconda delle varie discipline. Gli allievi e le loro famiglie hanno compilato complessivamente 600 questionari di valutazione della DAD, mostrando un apprezzamento generale e lamentando soprattutto la mancanza di relazioni tra pari”.
Per ovviare a questo svantaggio, la Sfom quest’estate riprenderà le proprie attività in sicurezza, per recuperare la dimensione d’insieme venuta meno in questi mesi. “L’intenzione è quella di creare una produzione ad hoc per questo periodo: si tratterà di una specie di centro estivo musicale dove saranno contingentati gli ingressi e garantita la sicurezza. Il nostro docente e compositore Pietro Ballestrero ha scritto tre brani che saranno eseguiti dai ragazzi divisi in piccoli gruppi, per poi montare un altro video promozionale” illustra Nuti.
Insomma, questo momento di difficoltà si è rivelato anche un terreno fertile per varie iniziative. Anche la didattica online, con tutti i suoi difetti e le sue mancanze, ha fornito spunti per migliorare le proposte formative, come confessa Nuti: “Vogliamo conservare la parte asincrona dell’invio di materiali e video dimostrativi che possano rafforzare l’apprendimento. La scuola si confermerà nel futuro non sostituendo le relazioni umane, ma dando strumenti in più per accompagnare gli studenti anche a distanza“.