La Valle d’Aosta conserva le sue tre Stelle Michelin
Non ci sono nuove “stelle” ad illuminare la scena gastronomica valdostana, ma quelle che ci sono continuano a brillare.
Al teatro “Pavarotti” di Modena è infatti andata in scena la cerimonia di presentazione della Guida Michelin 2025 che raggiunge il traguardo dei suoi primi settant’anni. Occasione – data la terra che ospita l’evento – di rivolgere un pensiero alle popolazioni alluvionate dell’Emilia-Romagna e a quelle di Valencia, in Spagna.
Tante le nuove stelle – 33 nuovi ristoranti neo “stellati”, mentre sono fioccate le seconde e, in alcuni casi, terze stelle – e molti premi consegnati sul palco nell’appuntamento condotto da Giorgia Surina, tra cui il Sommelier Award 2025, il Michelin Service Award 2025, il Michelin Young Chef Award, il Mentor Chef Award e la “stella verde” per il locale che punta sulla sostenibilità.
A mancare, sul palco, qualche novità valdostana. I locali della nostra regione, però, mantengono tutti le proprie stelle Michelin. Riconoscimento che, a livello nazionale, fa segnare sì un nuovo ristorante a tre stelle – Casa Perbellini 12 Apostoli, a Verona -, ma vede quelle complessive, in Italia, scendere da 395 a 393 stelle Michelin.
Gli stellati valdostani
Rimangono infatti tre i locali stellati in Valle, come conferma il sito della Guida: il “Vecchio Ristoro” e “Paolo Griffa al Caffè Nazionale” ad Aosta ed il “Wood” a Cervinia. Tutti con una stella a testa.
Nei venti esercizi messi in evidenza per la nostra regione, anche uno con il riconoscimento Bib gourmand, ovvero che offrono una piacevole esperienza gastronomica, con un menu completo ad un ottimo rapporto qualità-prezzo. In questa sezione, infatti, c’è anche il “Laghetto” di Brusson.