La pride week dell’Aosta Pride chiude con il tutto esaurito e oltre mille presenze
“Un bilancio lusinghiero”. Così gli organizzatori dell’Aosta Pride parlano, tracciandone il bilancio, della Pride week 2023. Gli undici eventi che hanno animato la città – scrivono in una nota – “hanno totalizzato oltre 1000 presenze, confermando il sentito interesse della comunità valdostana per i temi sociali portati avanti dal Comitato organizzatore e l’apprezzamento per le proposte culturali e di intrattenimento”.
“L’Aosta Pride Week 2023 – si legge ancora – è stato un lungo racconto, una narrazione che aveva l’obiettivo, tra gli altri, di portare testimonianze, vite vissute, esperienze in ogni orizzonte possibile che contribuissero a visibilizzare, a rendere concreta l’esistenza della comunità queer nelle sue varie sfumature. Troppo spesso, infatti, le persone queer vengono private del diritto di parola, silenziate, invisibilizzate, al punto da non poter più essere in grado di affermare la propria esistenza, la propria identità, le proprie famiglie, i propri desideri, talenti e bisogni”.
Non solo: “Quest’anno, pur senza la parata, che per la comunità queer è un importante momento di memoria e di rivendicazione, il viaggio attraverso la favola di Aosta Pride è stato comunque intenso e potente, e ha sicuramente contribuito a creare una maggiore consapevolezza nella società valdostana di quale sia la reale condizione della comunità queer, anche delle sue intersezionalità con altri gruppi sociali, spesso definiti ‘minoritari’, con un termine che finisce per sminuire le problematiche: una prospettiva intersezionale, infatti, è chiaramente l’azione più significativa e efficace con la quale poter incidere su un cambiamento societario, in termini di diritti civili e sociali, che è sempre più necessario e non più rimandabile”.
“Qua nulla c’entra la propaganda – aggiunge il Comitato –, perché si parla di vite reali, di persone in carne e fiato, di famiglie non riconosciute e di soggettività a cui viene reso impossibile autodeterminarsi. Perché nessuna persona è ‘normale’ e nessuna è ‘anormale’ dal momento che una norma non esiste, dal momento che nessuno può avere il diritto di definirla. L’Aosta Pride Week serve anche e soprattutto a questo: a contestare la presupposta ‘normalità’ e a farci capire che, in fin dei conti, siamo solo tante diverse unicità che hanno bisogno di benessere, di felicità, di diritti per poter affermare i propri diritti e la propria esistenza”.
Presentato il programma di eventi della Pride week
4 settembre 2023
È tornato l’Aosta Pride. Quest’anno il comitato organizzativo ha deciso di non riproporre la parata passando immediatamente all’organizzazione della pride week, la settimana di eventi culturali e di intrattenimento organizzati dalla comunità LGBTQ+ e dedicati a tutte, a tutt* e a tutti. Si comincia sabato 30 settembre con una lettura con laboratorio creativo dedicata ai bambini, per poi proseguire con cinema e spettacoli, ma anche riflessioni, dibattiti e presentazione di libro.
“L’Aosta Pride non è un pacchetto pronto che verrà riproposto anno per anno sempre uguale. Il comitato pride organizza questi eventi partendo dall’attualità: il 2023 è stato un altro anno record per i Pride d’Italia che sono stati partecipatissimi. Ma i pride sono stati anche teatri di azioni di violenza concrete con famiglie arcobaleno inseguite, pietre lanciate sui manifestanti, acqua gettata dalle finestre e addirittura ordinanze amministrative. Noi crediamo che, come dice l’articolo 3 della nostra costituzione, sia un diritto di tutti il pieno sviluppo della persona un diritto sempre più sotto attacco. Per questo il tema di quest’anno sono i corpi” spiega Giulio Gasperini, presidente di Arcigay Valle d’Aosta – Queer VdA durante la conferenza stampa di presentazione degli eventi di questo pomeriggio, lunedì 4 settembre.
Anche quest’anno gli eventi della pride week sono stati organizzati con il patrocinio del comune di Aosta, rappresentato dall’assessore alle politiche giovanili, alla cultura e all’istruzione Samuele Tedesco e dall’assessora alle Politiche sociali, abitative e alle pari opportunità Clotilde Forcellati. “Penso che quando si dice camminare insieme, non lasciare nessuno indietro, questo non può e non deve essere uno slogan, ma qualcosa che un ente pubblico fa mettendosi all’ascolto della comunità e delle sue esigenze. In questo caso con la pride week vogliamo raccontare le sfumature di diverse culture presenti nella nostra società e questo per includere, non esclude”.
“Non siamo ancora nel momento in cui possiamo dire di aver sconfitto l’odio. Nel nostro paese siamo avanti nella tutela dei dritti, ma il germe della discriminazione e dell’odio aleggia in tutti noi e ne abbiamo esempi manifesti soprattutto in questo periodo. Per questo crediamo che non soltanto bisogna promuovere la cultura della lotta contro le discriminazioni, ma fare in modo che le nostre proposte culturali diventino un modo di pensare la convivenza civile in città. È ora di smetterla di attribuire la lotta per certi diritti ad una parte politica, non è una questione di partigianeria. I diritti sono una conquista dell’umanità”, aggiunge il sindaco di Aosta Gianni Nuti.
Oltre all’appoggio del comune di Aosta, gli eventi godono anche del patrocinio del Celva: “Il Celva rappresenta tutti e 73 i comuni valdostani (74 con Aosta). È un’iniziativa, questa, che abbiamo già sostenuto l’anno scorso e a cui rinnoviamo il supporto anche quest’anno. Con queste iniziative non si celebra la diversità, ma la normalità in tutte le sue accezioni, ognuno con le sue caratteristiche e i suoi diritti, da difendere e tutelare. Sosterremo sempre queste iniziative perché riguardano i nostri cittadini, persone che abitano i nostri comuni e che vivono queste situazioni” aggiunge Ronny Borbey, sindaco di Charvensod
Ad arricchire lil programma della rassegna, anche l’Università della Valle d’Aosta che ha offerto il suo patrocinio all’evento e non solo: lunedì 2 ottobre alle 18 nell’aula magna dell’Ateneo, l’appuntamento è con l’attivista e autrice Lea Melandri per parlare del “Corpo politico”, una riflessione sul femminismo degli anni ’70 e le sue battaglie legate al concetto del corpo femminile. “Per noi è assolutamente doveroso essere inseriti in tutte le tematiche che comprendono l’inclusività. Abbiamo l’opportunità di passare dalla rivendicazione dei diritti alla diffusione della cultura delle inclusioni. È un processo molto lungo, le nuove generazioni non hanno più il dovere di rivendicare la propria identità, sono gli altri che hanno il compito di imparare e cambiare. Cambiare il pregiudizio richiede decenni e passa dai libri, dai film, dalle canzoni” commenta la rettrice Mariagrazia Monaci.
Il programma della pride week 2023
Sabato 30 settembre ci sarà la partenza in grande stile con due appuntamenti. Alle 15.30, alla biblioteca del quartiere Dora, Francesco Pierri, nei panni della drag Cristina Prenestina, farà una lettura del suo libro “Nino il T-rex” con laboratorio creativo, dedicato a bambine e bambini. Alle 21, al Théâtre de la Ville, si accenderanno i riflettori per il grande varietà di Cristina Prenestina: “Vale tutto!”.
In una giostra senza tempo, questa drag, tra le più apprezzate in Italia, ci condurrà, insieme allə performer di Latte Fresco (la serata queer romana più in voga del momento) e con la partecipazione della pole dancer aostana Simona Spataro, tra drag shows, stand-up comedy, giochi a premi, karaoke improbabili e coreografie impossibili, in una baraonda di successi della tv del passato e del presente.
Domenica 1° ottobre sarà la volta del workshop teatrale, con la compagnia milanese Atir e il Collettivo King, che indagheranno il “lato maschile”, in un laboratorio aperto a tutte e tutti, per immergersi nel mondo dei Drag King.
Lunedì 2 alle 18 tornerà l’appuntamento con l’approfondimento, grazie alla collaborazione con l’UniVdA. La saggista e storica attivista femminista Lea Melandri ci parlerà di come il corpo fosse il campo di battaglia per la a sfida del femminismo degli anni ’70.
Anche quest’anno non mancherà il cinema, con ben due appuntamenti. Il primo, in collaborazione con la Sardegna Film Commission, porterà martedì 3 ottobre, sullo schermo della Cittadella dei giovani, la pellicola “La sposa nel vento” di Giovanni Coda, un film che tratta il tema della violenza di genere e del femminicidio, con la partecipazione di Lorenzo Balducci e di Serra Yılmaz, l’attrice turca musa di Ferzan Özpetek.
Mercoledì 4 alle 21, al Csv, il filosofo Lorenzo Gasparrini creerà uno spazio di crescita e confronto con l’incontro “Il peso delle parole: il potere discriminante del linguaggio”. La mattina seguente l’incontro verrà replicato per le classi delle scuole valdostane alla Cittadella dei giovani.
Tornano poi, giovedì 5 alla biblioteca “Ida Desandré” di viale Europa, i cortometraggi Cinequeer, in collaborazione con il Festival Orlando di Bergamo.
Venerdì 6 e sabato 7 alla Bocciofila del quartiere Cogne spazio ai libri: verranno presentati “Diecimila chilometri più in là” di Benedetta Renier, il racconto della storia d’amore di una ragazza italiana e una cinese, che cresce nonostante i 10.000km di distanza, tra grattacieli asiatici e palazzi italiani, e “Barba”, la graphic novel di Alec Trenta, la storia di come una barba sia diventata il simbolo di una seconda nascita e di come l’autore scopre che “la vera domanda non è cosa significa essere uomo o cosa significa essere donna, ma cosa significa essere se stessi”.
Il programma 2023 si chiuderà sabato 7, alle 21.30 al De la Ville, con la pungente comicità di Daniele Gattano, lo stand up comedian conosciuto per le sue partecipazioni a “Colorado” (Italia1), su Real Time ai “Diversity Media Awards”, a “Stand-up comedy” su Sky – Comedy Central, “Battute?” su Raidue e ancora su Sky per “Zelig C Lab” e “Il Salotto con Michela Giraud”. Gattano porterà il suo spettacolo “Male male”, lo sfogo di un trentenne non troppo entusiasta della vita, per lo meno della sua.
L’Aosta Pride diventa biennale: annunciate le date della pride week
3 aprile 2023
Dopo il successo del 2022 il Comitato Aosta Pride annuncia l’edizione 2023 con una grande novità: la parata diventa biennale, mentre la Aosta pride week porterà ad Aosta tanti ospiti e spettacoli queer anche quest’anno. L’appuntamento è per la settimana dal 30 settembre al 7 ottobre, con spettacoli teatrali, incontri culturali, proiezioni cinematografiche, laboratori e presentazioni di libri che coinvolgeranno tutta la città di Aosta. Il Comitato sta lavorando alla definizione del programma che sarà presentato nei prossimi mesi.
Come si legge nel comunicato “l’appuntamento con la parata diventa biennale ed è programmato per l’autunno 2024, per proseguire con quel percorso di confronto e arricchimento culturale che è la finalità prioritaria del Comitato Aosta Pride e che è quanto mai urgente e necessario in questi tempi contemporanei”. Si tratta di una scelta con delle motivazioni pratiche: tutti gli anni il nostro paese si colora della grande “ondata arcobaleno” con eventi e parate in tutte le grandi città. I comuni più piccoli, invece, si alternano nell’ospitare le suddette manifestazioni per non disperdere il pubblico e garantire anche alle località meno centrali di ospitare le parate senza farsi concorrenza tra di loro.
Nel 2023 gli eventi dell’Aosta pride week avevano portato sul palco del Cinéma de la Ville personaggi di fama nazionale come l’ex parlamentare Vladimir Luxuria che è stata anche la madrina della parata, l’autore Aldo Mastellone con la presentazione del suo libro “La prima volta che mi hanno detto Fro***” e molti altri artisti parte della comunità LGBTQ+ italiana. Per il momento il Comitato Aosta Pride non ha ancora annunciato ospiti o appuntamenti specifici, ma invita tutti gli interessati a tenersi liberi la prima settimana di ottobre.