L’Associazione Viola fa chiarezza su alcune iniziative che la vedono coinvolta

22 Gennaio 2009

Spesso il nome dell'Associazione Viola (Viviamo insieme offrendo lavoro ed amore), che opera a sostegno della vita dopo il cancro al seno, è associato a iniziative e attività di raccolta fondi che si svolgono sul territorio e di cui si fanno promotori liberi cittadini. L'operato dell'Associazione si fonda sulle offerte di questo tipo, ma non sempre la procedura seguita è corretta, non sempre il ricavato di queste raccolte viene devoluto, non sempre c'è chiarezza. Viola non è un pass-partout.

Ultima iniziativa che ha visto coinvolto il nome di VIOLA è il calendario che quattro donne di Pont-Saint-Martin hanno realizzato e i cui proventi, si legge nell'articolo di un settimanale valdostano, saranno devoluti all'associazione. Il presidente di VIOLA, Raffaela Longo, e il consiglio direttivo in una nota  precisano la propria estraneità all’iniziativa, "di cui il Consiglio direttivo non era a conoscenza" e colgono l'occasione per fare chiarezza, a seguito di situazioni di questo tipo, su alcuni punti che ritengono di fondamentale importanza, "utili ad una maggiore trasparenza e a chi vorrà in futuro sostenere l’operato dell’associazione".

Viola è nata nell’agosto del 1997 da un’idea della nostra indimenticata Naria Bérard che ha vissuto personalmente le difficoltà della malattia – precisa Raffaela Longo a nome del direttivo – Nadia è stata la pioniera in Valle d’Aosta di una cultura più attenta alle esigenze e ai bisogni delle donne operate di tumore al seno e ha dato vita ad un progetto con solide basi condivise. Un valore profondamente radicato e portato avanti da tutte le volontarie dell’Associazione con impegno, amore, riservatezza, responsabilità e grande spirito di solidarietà. Aiutiamo le donne ad uscire dalla condizione di solitudine, dolore e scoramento che inevitabilmente le colpisce quando viene diagnosticato un cancro. Lo facciamo offrendo una serie di attività, corsi, iniziative, informazioni che aiutano a convivere il più serenamente possibile con la malattia. In questi anni sono state moltissime le donne che ci hanno contattato”.

Tutto questo è possibile solo grazie alla raccolta fondi, ai contributi, alle donazioni che arrivano da tutti i nostri preziosi sostenitori – continua Raffaela LongoLa nostra associazione è ovviamente regolamentata da uno Statuto e qualsiasi iniziativa riguardi VIOLA deve essere sottoposta al Consiglio direttivo, valutata, decisa e deliberata, in base ai principi e l’etica che contraddistingue ogni organizzazione di volontariato seria”.

Per questo motivo VIOLA invita coloro che vogliano in futuro aiutare l’Associazione tramite iniziative a raccolte fondi, a contattare il direttivo, al fine di evitare malintesi e a vantaggio di una trasparenza che deve caratterizzare ogni iniziativa di solidarietà.

 

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