Lavorare immersi nella natura, ma connessi col mondo: Courmayeur punta sullo smart working

06 Marzo 2021

Proporre un nuovo modello di efficienza, valorizzando lo stile di vita della montagna, è l’idea dietro al  manifesto per lo smart working etico. La simbolica firma di questo manifesto, presentata da Raffaella Scalisi,direttrice del CSC Courmayeur, è stata accompagnata dalla visione in anteprima di uno spot promozionale che evidenzia come Courmayeur possa essere al contempo meta ideale per coniugare smart working e meraviglie naturali. Grazie alla sua anima cosmopolita infatti, questa località è la candidata ideale ad essere un luogo di avanguardia che consente di lavorare immersi nella natura, ma connessi col mondo.

Come ha sottolineato il sindaco Rota, questo nuovo progetto rappresenta la volontà di andare avanti e superare un momento difficile, attrezzandosi per fornire nuove opportunità agli smart workers, ma nel più completo rispetto dei valori della montagna. Si tratta quindi di offrire qualcosa di nuovo, senza per questo rinunciare ad ascoltare la natura. Ha poi tenuto ad evidenziare che “La coesione è un grande tema della montagna, ognuno deve fare qualcosa nel suo piccolo.” E molte sono infatti le persone che hanno lavorato a questo manifesto, tra cui Federica Bieller, presidente della Skyway; da oggi un’area della stazione sarà  dedicata proprio allo smart working,  con vista su un panorama mozzafiato che, come ha spiegato, sicuramente influirà positivamente sulle energie dei lavoratori. Vi sarà quindi uno spazio dove vivere e lavorare ad alta quota.

Anche gli albergatori, rappresentati alla firma da Stefano Cavaliere, hanno naturalmente contributo, iniziando dei lavori per la connessione a banda larga, per soddisfare le richieste dei lavoratori, così come vuole lo spirito più genuino dell’accoglienza di montagna. Lo scopo è proprio quello di rendere Courmayeur, già meta  facilmente accessibile e centro di net working, un luogo dove poter lavorare a distanza in tutta comodità, immersi però nelle bellezze della natura, adeguandosi ai suoi ritmi.

Il progetto è stato realizzato in partnership con Superstaff, il cui fondatore Francesco Colorni è intervenuto in quanto creatore di Umarell, piccolo oggetto realizzato con la stampante 3d, che sorveglia simbolicamente lo smart worker all’opera, una sorta di “stimolo a lavorare nel cantiere digitale, come lui stesso ha evidenziato.

Importante anche il supporto del comitato scientifico Courmayeur, il cui direttore Ludovico Passerin D’Entrèves, ha annunciato l’inizio ad una ricerca proprio sull’argomento montagna e smart working, rendendo più preparati i lavoratori e richiamando l’attenzione sul tema a livello nazionale.

Ha  concluso la conferenza la professoressa, nonché ex ministra, Elsa Fornero, che ha elogiato il progetto definendolo un ottimo esempio di ripresa e resilienza, caratteri fondativi del recovery plan: è infatti un’iniziativa sicuramente non di breve termine, che coniuga la ripresa sociale e civile con la capacità di persone e comunità intere di fronteggiare eventi negativi e avere tempra maggiore.

Si tratta dunque di un ottimo biglietto da visita per il futuro di Courmayeur e di tutta la Valle d’Aosta.

 

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