L’invito del Vescovo ai cristiani: “E’ il momento di guardarsi attorno e mettersi in cammino”

05 Settembre 2016

E’ soprattutto un invito alla comunità cristiana a “guardarsi attorno”, a mettersi in cammino con lo spirito missionario di una “Chiesa in uscita” quello contenuto negli orientamenti pastorali che il Vescovo di Aosta, mons. Franco Lovignana, ha presentato alla stampa poco prima della solennità di San Grato che verrà celebrata mercoledì prossimo 7 settembre.

“Come diocesi, ha detto oggi mons. Lovignana – accogliamo l’invito del Papa a lavorare sull’esortazione apostolica Evangelii Gaudium. Un lavoro che ci porterà in primo luogo a coltivare relazioni fraterne all’interno delle nostre realtà con spirito di partecipazione. Penso in modo particolare ai giovani e alle famiglie: è necessario che ciascuno si interroghi per capire come il proprio impegno associativo si mette in dialogo con la realtà che ci circonda”. “Porteremo attenzione – ha sottolineato il Vescovo – anche alla famiglia come luogo in cui si intrecciano umanità e fede. Le nostre comunità possono essere più fraterne guardando alla realtà della famiglia e alla vita dei giovani”.

Nell’Anno santo della misericordia, la Chiesa valdostana vuole anche iniziare a porre alcuni segni visibili. Prende, infatti, corpo il progetto della “Casa della carità” preannunciato dal Vescovo lo scorso anno. “In uno degli edifici del canonicato della Cattedrale – ha detto il direttore della Caritas, Andrea Gatto – verranno concentrati alcuni servizi di prima necessità per le persone più povere. Come abbiamo evidenziato nel nostro bilancio sociale, le situazioni di difficoltà sono in aumento, soprattutto da parte di famiglie italiane, Il progetto partirà nel corso di quest’anno, ma verrà completato probabilmente nel 2017”.

Scadono invece il 31 ottobre prossimo le iscrizioni a “Io Partecipo”, il percorso di formazione all’impegno sociale e politico che prenderà il via a novembre. “E’ un’iniziativa – ha detto Massimo Liffredo, responsabile del progetto – che vuole portare soprattutto i giovani alla riscoperta della logica comunitaria del vivere civile”. Saranno tre i pilastri del percorso: riconoscere i linguaggi della politica, approfondire la dottrina sociale della Chiesa, e curare la motivazione all’impegno sociale e politico. “Porteremo anche alcune testimonianze di respiro nazionale e internazionale – conclude Liffredo – con la ‘Piazza dei Mestieri’ e con il Sermig di Ernesto Olivero, con la comunità di Villapizzone e con l’esperienza dei condomini solidali”.

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