Marché au Fort e Lo Pan Ner, il Forte di Bard al centro dell’enogastronomia
Da protagonista della cultura, a protagonista – anche – della “tavola”. Sarà un fine settimana all’insegna dei sapori e della tradizione quello che vedrà al centro il Forte di Bard – venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 ottobre -, teatro di due manifestazioni imperniate sulle eccellenze valdostane: il Marché au Fort e Lo Pan Ner – I pani delle Alpi.
“Queste manifestazioni lanciano un importante messaggio – spiega l’Assessore all’Agricoltura Elso Gérandin -, quello di un lavoro di sinergia nato per presentare le eccellenze di una Valle d’Aosta che non avrà mai una produzione di quantità ma un futuro che passa dal valorizzare i prodotti di qualità che sappiamo di avere, un vero patrimonio sul quale investire”.
Una mostra-mercato che, in linea con le passate edizioni, vedrà quest’anno 98 aziende espositrici, e che, come spiega il Presidente della Chambre Valdôtaine Nicola Rosset “raggruppa in sé tutte le situazioni che la Valle può offrire: arte, turismo, cultura ed eccellenze. Siamo riusciti a dare un contenuto, con le aziende che imparano a confrontarsi con un pubblico nazionale ed internazionale migliorando i propri prodotti in ogni edizione. Si sente crescere l’attenzione nei confronti della nostra regione, anche perché stiamo proponendo delle storie vere”.
Evento che guarda anche al rispetto per l’ambiente, dal momento che anche in questa edizione, per ridurre l’impatto ambientale, i volontari coordinati dal Comune di Bard, dalla Regione e dal SubAto Mont-Rose saranno presenti per agevolare la raccolta differenziata, mentre tutto il materiale di consumo delle degustazioni e gli assaggi sarà in materiale riciclabile e compostabile.
“Il Marché au Fort è una manifestazione ‘cardine’ per Bard e la Bassa Valle – dice invece la sindaca di Bard Deborah Jacquemet -, un connubio tra cultura ed enogastronomia che ogni anno cambia di contenuto, diventando appetibile non solo per turisti ma per tutti i valdostani, oltre a tanti visitatori dalla Francia e dalla Svizzera”.
Lo Pan Ner, i forni dei paesi tornano ad accendersi
Anticipata dalla conferenza sulla filiera cerealicola del professor Berrino, venerdì 12 al Palais di Saint-Vincent, i 67 forni dei villaggi tornano ad accendersi per la terza edizione di Lo Pan Ner – I pani delle Alpi.
Cinquanta comuni, sabato 13 ottobre, metteranno a cuocere il pane nero, mentre ad Aosta – in piazza Roncas e in via Croce di Città – si terranno laboratori, animazione per famiglie, il mercato di prodotti biologici e tradizionali “Lo Tsaven – Campagna Amica” e, dalle 15, la visita guidata “Granai, forni e mulini della vecchia Aosta”. Per la chiusura, invece, si torna al Forte di Bard nella cui cappella verranno premiati – alle 17 – i migliori pani dell’edizione 2018.
“Questa manifestazione – spiega l’Assessore alla Cultura Paolo Sammaritani – rende partecipi le comunità, ben 62 comuni, e sostiene la valorizzazione dei saperi e del fare. Una tradizione per fortuna ancora viva e condivisa, perché la cottura del pane è anzitutto un momento di aggregazione”.
Aggregazione non solo “locale”, dal momento che “Lo Pan Ner”quest’anno è occasione di un incontro transnazionale a distanza che coinvolgerà anche le province di Brescia e Sondrio, i Comuni della Valle Antrona in Piemonte, il Polo Poschiavo del cantone svizzero dei Grigioni, 50 comuni dell’area del Parc naturel des Bauges in Savoia e la regione Gorenjska in Slovenia.
La tradizione “radice” per il futuro
È la presidente della Regione Nicoletta Splegatti a “tirare le somme” delle iniziative, spiegando che direzione la Regione deve imboccare per guardare al domani: “Dobbiamo ripartire da queste manifestazioni per pensare la Valle in ottica differente. Non dobbiamo più pensare ad una Valle retta dal ‘pubblico’, ma ripartire dall’imprenditoria privata a tutti i livelli, dagli agricoltori ma anche dalle imprese diverse per attrarre e creare ricchezza privata. Per guardare al futuro serve partire dalle nostre radici, e queste manifestazioni sono fondamentali per portare i nostri prodotti tipici in tutto il mondo”.