Metanisti valdostani…alla riscossa! Una petizione per non chiudere il distributore di Charvensod
“Apertura garantita del distributore di Charvensod; Che sia scongiurata la ventilata ipotesi di riduzione dell’orario di apertura, che danneggerebbe gravemente, oltre ai pendolari, i turisti; Che il prezzo di erogazione del gas sia almeno in linea con la media nazionale, che attualmente è di 88 cent/kg; Ampliamento della rete distributiva sul territorio valdostano, anche attraverso specifiche disposizioni legislative regionali; Sfruttare le possibilità fornite dalle recenti norme nazionali (D.M.11/09/08), attraverso specifiche disposizioni attuative regionali, per consentire il servizio di erogazione con modalità self-service; Proseguire le politiche regionali di incentivazione all’uso dei carburanti a basso impatto ambientale”.
Sono queste le 6 richieste esplicitate nella petizione “NO alla chiusura del distributore a metano in Valle d’Aosta”, ad oggi firmata da un centinaio di cittadini, e lanciata dal gruppo informale “Metanisti valdostani” nato in seguito alla notizia dell’imminente chiusura del distributore di Charvensod, unico distributore di metano in Valle d’Aosta e inaugurato nel novembre del 2009 a Plan Felinaz.
“Sbollita la rabbia iniziale – spiega Guido Tonioli, coordinatore del gruppo – ci siamo organizzati in gruppo per evitare singoli pellegrinaggi verso le istituzioni, dando vita ad un’iniziativa concreta per diventare protagonisti e interlocutori verso i soggetti interessati”. Se la Valle chiudesse il distributore sarebbe l’unica in Italia, fatta eccezione per la Sardegna (che non è raggiunta dalle rete dei metanodotti) a trovarsi in questa condizione, con conseguenti forti disagi a questi “ieri possessori di un’auto a metano. In tutta Italia oggi i distributori sono circa 750, ci superano come sempre Paesi come la Svizzera, la Germania, l’Olanda e la Svezia.
“La situazione è in continua evoluzione – aggiunge Tonioli – Vox populi dice che il distributore resterà aperto fino a giugno, poi? La questione rimane aperta”. “Stiamo incassando solidarietà di tutti – aggiunge Matteo Arena – Anche da coloro che non posseggono un’auto a metano, e addirittura da coloro che ne hanno una a gpl”.
Il gruppo si pone diversi obiettivi, tra questi: diventare punto di riferimento per i metanisti valdostani e lanciare una vera e propria cultura del metano. “I benefici sono molteplici – sottolineano i metanisti – sia economici che sociali: il metano è più ecologico perché ha una più bassa emissione di gas climalteranti, anche rispetto ai nuovi diesel euro 6. Inoltre, a livello economico, parliamo di un risparmio per il rifornimento di combustibile fino al 65% rispetto alla benzina, al 30% rispetto al gpl e al 45% rispetto al diesel, senza contare che i prezzi sul mercato nazionale sono più stabili perché meno vincolati a speculazioni finanziarie come per il petrolio”. Basti dire che negli ultimi sei mesi il metano è aumentato del 3%, benzina, diesel e gpl anno avuto incrementi ben maggiori. La petizione va avanti e il gruppo si pone come interlocutore verso le istituzioni al fine di convenire insieme ad una soluzione che non danneggi nessuno: metanisti, turisti e ambiente.
Per informazioni e approndimenti: http:// metanistivda.wordpress.com