Minervini: “Episodi strumentalizzati, in carcere non c’è soltanto violenza”
“E’ vero, ci sono state due aggressioni, ma sono casi isolati mentre per il resto si è trattato di litigi ordinari: il carcere è sovraffollato e c’è un’alta concentrazione di extracomunitari. Ciò significa diverse culture e usanze a confronto ed è normale che ogni tanto ci siano degli attriti”.
Il Direttore del carcere di Brissogne, Domenico Minervini non ci sta a farsi trascinare passivamente nella bufera che si è scatenata negli ultimi giorni sulla conduzione della struttura.
“L’attenzione dei media in questo momento non solo è eccessiva – ha commentato amaro il direttore – ma diventa controproducente nel momento queste notizie di presunte tragedie sfiorate arrivano anche ai detenuti stessi, alimentando così tensioni che in realtà prima non esistevano”.
Tra i principali responsabili di questo accanimento mediatico, secondo Minervini, in prima linea c’è l’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (Osapp). “I sindacati sono in tutto otto – ha continuato il direttore – eppure queste segnalazioni arrivano sempre e solo dalla stessa campana”.
Senza voler proseguire sulla strada della polemica, Minervini ha voluto invece ricordare che “le condizioni di vita dei detenuti e di lavoro degli agenti sono migliorate parecchio nell’ultimo anno, così come sono molte le attività svolte dai detenuti durante la giornata, al fine di favorire il loro reinserimento sociale”.
Nell’ultimo anno e mezzo, spiegano dal carcere, “gli interventi di alfabetizzazione linguistica destinati ai detenuti stranieri per l’apprendimento della lingua italiana e i corsi di alfabetizzazione informatica hanno raggiunto buoni risultati, così come il corsi di formazione per addetto alla aree verdi e alle piccole manutenzioni, laboratori di scultura e grafica, percorsi di orientamento e tirocini di formazione”.
A Brissogne arriverà in visita, nel pomeriggio, una delegazione di undici consiglieri regionali, guidata dal presidente dell’Assemblea Alberto Cerise, sulla scia delle iniziative Ferragosto in carcere’ promosse dai Radicali a livello nazionale.
A questo proposito, l’Associazione radicale valdostana Loris Fortuna si è detta soddisfatta dell’iniziativa, riconoscendo “l’attenzione che il Consiglio regionale ha dimostrato per i problemi di sovraffollamento e di carenza di organico che, unitamente alla lentezza della giustizia, minano il principio costituzionale basato sulla pena come occasione di recupero”.