“Movida”, Ascom Aosta: “L’orario della musica fino alle 24 resta un punto fermo”
Non si placa la discussione sulla “movida” aostana, o meglio sulla quadra – ieri l’ultimo incontro tra Amministrazione comunale, cittadini, esercenti e dj – che si sta cercando per far convivere le esigenze di chi abita il centro città con le attività economiche, in particolar modo quelle serali e notturne.
In una nota, Ascom Aosta apprende “con stupore le affermazioni del sindaco di Aosta Gianni Nuti rispetto all’assenza delle associazioni” precisando che l’associazione “non è stata invitata ufficialmente ad alcun incontro riguardante la movida aostana, nonostante i nostri precedenti comunicati stampa e la chiara presa di posizione riportata sulle testate giornalistiche valdostane”.
Ermanno Bonomi, il presidente, aggiunge: “Auspico, come rappresentante di una categoria importante dell’economia cittadina e dell’offerta turistica aostana, un serio confronto con l’Amministrazione comunale. L’obiettivo è di non colpevolizzare ma valorizzare le imprese del settore, come da noi ribadito più volte. Il rispetto delle regole è una tutela per tutti e l’orario della musica fino alle ore 24:00 in una città turistica come Aosta resta un punto fermo. È importante venga premiato chi rispetta le regole a discapito di quelle poche attività non disposte a seguirle per le quali ribadiamo controlli più efficaci a tutela di tutti”.
Poi, l’attenzione di Bonomi si sposta su altro, con il presidente Ascom a chiedere “a quale titolo siano stati interpellati i dj chiamati in causa e se fanno parte di un’associazione o di attività imprenditoriali, professionisti con regolare partita Iva, e soprattutto se i pochi presenti hanno parlato a nome di tutti i dj valdostani e con specifico mandato”.
Non solo: “Siamo oltremodo preoccupati sull’affermazione del primo cittadino di Aosta in merito al retrocedere sulla tematica dehors quando la pandemia ci ha insegnato che tali superfici creano accoglienza e turismo, rendendo sicuramente la città più attrattiva e questo è stato un aspetto più volte condiviso da tutti, Amministrazione comunale compresa”.
Ascom che si dice fortemente contraria anche “all’installazione di fonometri come proposto dall’Amministrazione comunale, con il rischio di generare grosse criticità e perplessità, ad iniziare dalla scelta della posizione, degli orari e quant’altro. Il pericolo è quello di inasprire ulteriormente i rapporti con gli esercenti e sollevare contenziosi e ricorsi”.
In chiusura, l’invito: “ Vorremo capire costi e benefici di tale provvedimento, invitando il sindaco di Aosta ad un confronto con le amministrazioni di città turistiche di altre regioni al fine di valutare le soluzioni adottate circa le tematiche sopra esposte – conclude Bonomi –, i risultati ottenuti e poi vagliarle tutti insieme dichiarando sin d’ora e come sempre dimostrato, la disponibilità dell’associazione più rappresentativa delle attività presenti nel centro di Aosta a sedersi ad un tavolo con un reale spirito costruttivo e non accusatorio”.