Niente più trasferte ad Albenga o a Veruno. Aperta a Saint-Pierre la clinica di riabilitazione

09 Ottobre 2009

I valdostani che fino ad oggi hanno dovuto recarsi ad Albenga o a Veruno da oggi potranno ricevere cure per la riabilitazione in Valle. La nuova clinica di Saint-Pierre inaugurata oggi, venerdì 9 ottobre, è costata 15 milioni di euro ed è stata costruita in tempi record. La prima pietra è stata posata ad aprile 2008 e la struttura è stata sostanzialmente ultimata a giugno di quest'anno.
L'istituto dispone di 6.500 metri quadrati su quattro piani, 80 posti letto, 10 ambulatori, tre palestre. Si tratta del primo centro in Valle d'Aosta interamente dedicato all'assistenza riabilitativa, neurologica e ortopedica: la struttura è fra le poche in Italia ad essere dotata di una piscina nella quale i pazienti potranno praticare l'idroterapia.
L'iniziativa nasce per rispondere a una precisa esigenza del territorio: in Valle non esisteva una struttura dedicata e questo obbligava la popolazione a recarsi nei centri piemontesi liguri o lombardi. "Ora sarà necessario – ha dichiarato l'assessore alla Sanità Albert Lanièce – sottoscrivere un accordo per definire le modalità con cui il servizio sanitario pubblico potrà accedere ai posti letto".

L'équipe medica è multidisciplinare ed è composta da specialisti in medicina fisica e riabilitazione e da fisioterapisti. Accanto alle terapie tradizionali verranno attuate le metodiche più moderne e utilizzate apparecchiature all'avanguardia per consentire il miglior recupero delle funzioni temporaneamente perdute. Il responsabile del dipartimento di riabilitazione è il dott. Massimo Ugolini, mentre il direttore sanitario della struttura è il dott. Luciano Rassat. A regime, potranno essere impiegate circa 70 – 80 persone più altre 50 per l'indotto (lavori di pulizia, manutenzione ecc.).

I lavori di costruzione, iniziati nell'aprile 2008 e terminati a giugno 2009, sono costati 15milioni di euro. La società che gestisce la clinica è costituita da capitali pubblici e privati: il 43% delle azioni è in mano al gruppo Humanitas di Milano, il 41% a Valsan srl – controllata dall'Istituto radiologico Valdostano – e il 15% a Finaosta. Infine, l'Irv detiene ò'1% restante delle azioni.

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