Ospedale: marcia indietro sulla riorganizzazione varata solo un anno fa

16 Settembre 2017

Direttore generale che viene, atto aziendale che trovi. A un anno dall’approvazione della nuova geografia ospedaliera e territoriale, sotto la direzione dell’allora direttore Massimo Veglio, arriva un nuovo progetto di riorganizzazione dell’Azienda Usl. Una bozza dell’atto aziendale è stata presentata alle organizzazioni sindacali dal neo direttore Igor Rubbo. E le novità non mancano.

Aumentano i dipartimenti, diverse strutture da semplici passano a semplici dipartimentali se non a complesse, inoltre viene rivista la direzione strategica e l’area tecnico amministrativa.

Rispetto ai sei dipartimenti creati nell’agosto 2016 dall’allora direttore Massimo Veglio – si parlava di un risparmio di 21mila euro per dipartimento tagliato legato alle indennità riconosciute ai direttori –  si fa un mezzo passo indietro. I dipartimenti disegnati dalla nuova proposta di atto aziendale sono sette con lo sdoppiamento del dipartimento servizi in dipartimento patologia clinica e dipartimento diagnostica per immagini e radioterapia.

Il Dipartimento delle specialità mediche vede l’aggiunta delle strutture complesse gastroenterologia e endoscopia digestiva e cardiologia mentre la struttura complessa recupero e rieducazione funzionale diventa semplice dipartimentale. Viene inoltre aggiunta la struttura semplice Unità di terapia intensiva cardiologica.

Nel reparto delle chirurgie  entrano le nuove strutture semplici dipartimentali di odontoiatria,  neurochirurgia, dermatologia. Alcune strutture semplici come Day Hospital, le attività specialistiche e supporto alla degenza vengono eliminate a favore di incarichi di alta specializzazione. Fisica sanitaria, inserita nel nuovo dipartimento diagnostica per immagini e radioterapia, da semplice diventa struttura semplice dipartimentale.

Nel dipartimento di salute mentale, neuropsichiatria infantile, prima sotto il dipartimento materno infantile, viene trasformata in struttura semplice dipartimentale.

Vengono poi riviste e potenziate le funzioni in capo alla Direzione strategica con la creazione della Struttura semplice Servizio controllo interno, la trasformazione a struttura complessa della Medicina preventiva, la nascita della struttura complessa Coordinamento amministrativo delle aree e della prevenzione territoriale e ospedaliera e della struttura semplice dipartimentale programmazione e governo delle attività sanitarie.

Cambiamenti in vista anche nell’area tecnico-amministrativa con la reintroduzione del Dipartimento con funzioni proprie, la creazione della Struttura complessa Coordinamento amministrativo delle aree e lo sdoppiamento in due strutture delle funzioni relative alla gestione ed all’amministrazione del personale. Il corso di laurea in infermieristica prima sotto la struttura Comunicazione e Urp viene passato sotto la struttura semplice dipartimentale del Sitra.

Una novità che lascia qualche perplessità ai sindacati che nei giorni scorsi hanno inviato una nota unitaria al direttore generale con alcune osservazioni sulla bozza del nuovo atto aziendale.

“Il corso di laurea è importante per la formazione continua del personale” sottolinea Natale Dodaro della Uil “Non si capisce il perché di questa scelta, da tempo memore c’era un dirigente che seguiva il corso”. Sull’area tecnica amministrativa i sindacati fanno notare come la nuova riorganizzazione crei dei doppioni e si vengono a creare tre nuovi posti da dirigente.

Il rilancio della Dermatologia con l’obiettivo di attrarre in Valle d’Aosta nuovi professionisti – ad oggi concorsi e avvisi sono andati deserti – trova invece d’accordo le organizzazioni sindacali. “La struttura è allo sfascio” ricorda Dodaro nel dirsi preoccupato però per l’attuale convenzione con l’Irv che può comportare un "aggravio di costi”.

Critiche arrivano invece sull’area dell’emergenza e urgenza. “Perché si continua a parlare di Dera che non esiste praticamente in nessun’altra regione? La rianimazione o la terapia del dolore sono servizi tecnici e operativi che nulla centrano con il pronto soccorso e il 118. E poi vorremmo capire che fine ha fatto l’elisoccorso?”. 

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