Ottant’anni fa, a Valsavarenche, le prime libere elezioni d’Italia
Ottant’anni fa, il 3 settembre 1944, nel pieno della lotta di resistenza al nazismo e al fascismo, Federico Chabod – nato proprio nella locale frazione di Rovenaud, come l’altro illustre enfant du pays Émile Chanoux – indiceva a Valsavarenche le prime libere elezioni d’Italia.
Ad essere eletto sindaco fu Valentino Dayné, che con gli assessori Innocenzo Berthod, Aldo Blanc, Evaristo Chabod e Giuseppe Pellein, si espose in prima persona per sfidare la dittatura fascista e riaffermare la libertà della popolazione di Valsavarenche. I risultati elettorali poterono essere ratificati però soltanto il 15 giugno 1945, simbolo di una libertà conquistata a prezzo di molte vite umane, tra le quali i caduti durante l’attacco al posto di blocco della frazione di Molère del 3 ottobre ‘44.
L’avvenimento sarà celebrato dalla Regione e dal Comune di Valsavarenche nei prossimi mesi, nell’ambito del programma di eventi per le celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell’Autonomia.
“La popolazione di Valsavarenche può vantare con orgoglio non solo la propria storia resistenziale e l’aver dato i natali a personaggi illustri, ma altresì la propria autonomia comunale ed il profondo, immancabile rispetto nei confronti di tutte le istituzioni libere e democratiche”, spiega il sindaco Roger Georgy.
Parole alle cui fanno eco quelle del presidente della Regione Renzo Testolin: “Valsavarenche è uno dei luoghi simbolo del pensiero autonomista e federalista negli Anni Quaranta, terra di uomini e di ideali che hanno contribuito, in maniera concreta e anche sofferta, alla storia della Valle d’Aosta. A ottant’anni da quegli eventi che hanno posto le basi del nostro ordinamento statutario, ci sembra importante ricordare e commemorare gli eventi del 3 settembre e del 3 ottobre 1944 aprendo anche una riflessione sul ruolo e sul futuro della comunità di Valsavarenche, protagonista ottant’anni fa di uno dei momenti simbolo dell’autonomia valdostana”.