Parrucche per malati oncologici: l’iniziativa di Anaïs e Valerie
Offrire alle persone malate di tumore o di alopecia la possibilità di ordinare e scegliere una parrucca su misura, anche in Valle d’Aosta. È un’iniziativa della parrucchiera Anaïs Sciré che, nella sua attività di Anaïs Hair & Barber (Charvensod), assieme a Valerie Requedaz (che si occupa della parte burocratica) ha organizzato un doppio servizio: da una parte accoglie le donazioni di capelli da parte dei clienti e dall’altra offre consulenze, taglio e colore gratuiti alle parrucche (anche per il malato che deve rasarsi) per chi ne ha bisogno.
“Questa iniziativa nasce perché io e mia moglie Valerie conosciamo le difficoltà che una persona malata di cancro deve affrontare per sentirsi di nuovo bella, di nuovo sé stessa. Purtroppo in Valle d’Aosta non esisteva la possibilità di trovare una parrucca adeguata e quindi spesso i pazienti dovevano andare in città come Torino o Milano per trovare una soluzione, affrontando ulteriori stress e disagi” racconta Anaïs.
Per organizzare al meglio il servizio, Anaïs si è rivolta all’Associazione Viola che ha lo scopo di sostenere le donne colpite da tumore al seno. “L’associazione è stata preziosa, mi hanno dato tutte le informazioni per aiutare le mie clienti a compilare i moduli per accedere al contributo regionale per parrucche per malati oncologici che copre sino ad un massimo di 600 euro” (e, per chi fosse interessato, il salone ha poi in vendita anche delle bandane).
“Oltre ad aiutare le mie clienti a scegliere la parrucca che più si addice alle loro esigenze con una consulenza gratuita, offro anche taglio e colore: ho diversi colori anallergici, appositi per chi fa la chemio”. Da Anaïs, però, si possono anche donare i propri capelli, di lunghezza minima di 20 centimetri, per poi mandarli a chi crea le parrucche di capelli veri per chi ne ha bisogno. “Per farlo basta venire in negozio e chiedere: la parrucchiera imbusterà i capelli e li spedirà poi a chi si occupa di creare la parrucca. Se il cliente non si fida può mandarli lui o lei stessa alla Fondazione Prometeus”.