Per tre associazioni, il circo con animali alla Croix-Noire è “un passo indietro” per la Valle
“Un passo indietro” per la nostra regione. Così, in una nota diffusa oggi, domenica 10 marzo, le associazioni A.V.A.P.A, A.N.P.A.V. sezione Valle d’Aosta e Legambiente Valle d’Aosta definiscono la presenza in questo periodo di un circo con animali in località Croix Noire, a Saint-Christophe. Le tre organizzazioni segnalano “un ippopotamo, un bufalo, cammelli e ‘grandi felini’, oltre a cavalli e animali da cortile”, a “pochi metri dai cani e gatti del canile/gattile regionale”, tutti “sul cemento con un po’ di paglia e sabbia”.
Le associazioni ricordano che “50 paesi nel mondo hanno già vietato i circhi con gli animali, di cui 23 Stati della Unione Europea”. In Italia, “siamo purtroppo rimasti indietro”, perché “nonostante una legge delega approvata nel luglio 2022” sono ancora mancanti i decreti attuativi, di cui il decreto Milleproroghe dello scorso febbraio ha spostato al prossimo agosto la scadenza per l’approvazione.
Purtroppo, sottolineano A.V.A.P.A, A.N.P.A.V. sezione Valle d’Aosta e Legambiente Valle d’Aosta, “anche questa volta l’Italia è in ritardo rispetto agli altri paesi UE nell’approvare una legge di civiltà e rispetto verso gli animali”. Le associazioni trovano che “la presenza di questo circo e la constatazione che ancora tante famiglie portano i bambini a vedere animali imprigionati e costretti ad esibirsi” strida decisamente con quanto avviene nei Paesi dove questi spettacoli sono vietati e, soprattutto, con quanto “proposto pochi giorni prima, sullo stesso piazzale”.
Il riferimento è a “un circo che da anni non propone più spettacoli con animali, utilizzando invece al loro posto degli ologrammi”. “Così, attraverso una moderna tecnica ottica, che consente la riproduzione tridimensionale dei soggetti e dà l’impressione di una presenza reale, – scrivono le associazioni – gli animali vengono presentati nel loro contesto naturale”.
Per A.V.A.P.A, A.N.P.A.V. sezione Valle d’Aosta e Legambiente Valle d’Aosta, “questo è il circo del presente e del futuro, quello dove vogliamo portare i nostri bambini!”. Le associazioni, per concludere, auspicano di “non dover più vedere spettacoli itineranti con animali”, nell’auspicio che “le famiglie italiane inizino ad apprezzare maggiormente chi ha deciso di non sfruttare più gli animali, orientando su questi ultimi artisti le proprie preferenze”.