Pesca, Cuignon eletto Presidente della 4ª Comunità montana. Si apre la corsa per la guida del Consorzio

31 Maggio 2021

Sarà il 43enne René Cuignon a guidare la 4ª Comunità montana – che comprende Aosta e i comuni della Mont-Émilius – del Consorzio regionale per la tutela, l’incremento e l’esercizio della pesca in Valle d’Aosta, e a puntare così alla Presidenza del Consorzio stesso per il prossimo quadriennio 2021/25.

Cuignon si è imposto nelle elezioni in una corsa – formalmente – a undici candidati, ma in realtà polarizzata su tre di essi: il Presidente uscente Antonio Crea, alla guida del Consorzio da 32 anni, il suo “rivale” Pietro Verducci – che con Crea ha anche condiviso i banchi del Consiglio comunale di Aosta nella scorsa legislatura – e, appunto, la new entry Cuignon.

A cedere l’onore delle armi, via social, è stato da subito lo stesso Crea: “Porgo un caloroso abbraccio augurale di buon lavoro al nuovo eletto René Cuignon. Un intenso e vivo augurio di buon lavoro ai componenti del nuovo consiglio di amministrazione del Consorzio”.

Riallacciare i fili

Il lavoro da fare non manca, spiega Cuignon, che non nasconde la sorpresa: “Sinceramente pensavo di fare un discreto risultato, non avrei sperato che le cose andassero così. Diciamo che è un risultato abbastanza storico”.

Poi, si diceva, il lavoro da fare. Soprattutto nel recuperare terreno: “Sono sempre stato un pescatore sin da ragazzino – spiega –, e sono tornato negli ultimi otto anni. Ho osservato e guardato una mentalità che si ritrova in svariati altri ambiti: abbiamo vissuto per tanto tempo un benessere diffuso e non ci siamo preoccupati che potesse finire. Quando è successo ci siano trovati in ritardo su tutto. Nulla da dire contro Crea, le cose non sono sempre immediate e facili da risolvere. Ho notato che i pescatori sono molto disgregati, non c’è comunicazione, alla fine molti non sanno quali siano le problematiche”.

“Riparto dal dialogo – prosegue Cuignon –, dalla comunicazione tra le sezioni ed il Consorzio. Mi piacerebbe apportare un piccolo cambiamento, in questo periodo difficile. Non per ‘prendere uno scettro’, perché lo scopo del Consorzio è lasciare un’eredità a chi proseguirà in questo lavoro”.

Attenzione ai giovani e alle scuole

E di eredità il neo Presidente della Comunità parla spesso: “Andrebbe un po’ ‘svecchiata’ l’immagine del pensionato che pesca, questo settore si sta ringiovanendo molto. E a legare tutto è la ricerca dell’ambiente outdoor, che appartiene a tutti. Mi piacerebbe far capire ai giovani che è anche una loro responsabilità prestare attenzione ai torrenti e al mondo ittico. Un’idea che vorrei condividere con le sezioni è quella di coinvolgere il mondo della scuola, siccome siamo sempre in carenza di chi fa le semine o di volontari. È importante dare la responsabilità di un settore che appartiene a loro, che mi auguro che siano più lungimiranti di noi”.

Uno slancio per il turismo?

Sulle potenzialità turistiche della pesca – a maggior ragione in un periodo che vedrà molti turisti italiani restare nel “Bel Paese” –, Cuignon ha le idee chiare. Il rilancio può partire anche da qui?

“Ovviamente sì – spiega –. Abbiamo esempi in Italia in cui lavorando bene la gente è si dimostra interessata. Tutto il mondo outdoor, l’esperienza di stare all’aperto sono molto apprezzati ma non c’è mai stata una vera promozione turistica sulla pesca. Ci dev’essere anzitutto il pesce, è un cane che morde la coda. I dati del giro d’affari della pesca nel mondo parlano di miliardi. Oggi dobbiamo impostare un lavoro per il futuro ma anche essere concreti”.

A partire dal “qui e ora”: “Ora c’è un problema: il divieto di immissione di tutta una specie di trote che fino ad oggi abbiamo pescato e che domani non potremo fare. Serve davvero un cambiamento, una soluzione. Questo implica che dobbiamo correre, convertire un sistema e questo non succederà ‘ribaltando una scrivania’ o cambiando un Presidente. Ma più si creano guerre più la macchina si inchioda, quindi per prima cosa serve una riunione con le sezioni”.

La Presidenza del Consorzio

Il prossimo passo è segnato: “Io sono Presidente di comunità e tra le nove sezioni si dovrà eleggere il Presidente del Consorzio. Io do la mia disponibilità a farlo. La prima cosa è eleggere il Presidente, parlare con i rappresentanti di sezione e mettere in piedi un piano d’azione rapido per rimettere in circolo il pesce che comincia a scarseggiare, trovare il modo per riaprire le riserve turistiche e cominciare a cercare di risolvere i problemi individuati nel mio programma”.

Gli altri eletti il 30 maggio 2021 sono René Rey per la Valdigne, Nadir Charles per la Grand Paradis,  Gianfranco Teggi per la Grand Combin, Valentino Giampiero per la Mont Cervin, Ugo Favre per l’Evancon, Giovanni Rej per la Mont-Rose e Mario Ugo Lazier per la Walser.

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