Piano di riorganizzazione dell’Usl, Rubbo: “Vogliamo rispondere ai bisogni della popolazione”

26 Ottobre 2017

Si sono incontrati ieri, in quinta commissione consiliare in Regione, l'Assessore alla Sanità luigi Bertschy con la coordinatrice del Dipartimento Gabriella Morelli e la Direzione strategica dell'Usl composta dal Direttore generale Igor Rubbo, il Direttore sanitario Pier Eugenio Nebiolo e il Direttore amministrativo Marco Ottonello.

Sul tavolo l'Atto aziendale di riorganizzazione dell'Usl trasmesso alla Regione il 15 settembre scorso. Incontro, secondo Rubbo, proficuo: “È stata un’ottima occasione di confronto per illustrare come l’organizzazione dell’Azienda deve riorientarsi per rispondere ai bisogni della popolazione non solo in termini di prestazioni erogate ma anche nei luoghi e nei tempi in cui è necessario che siano erogate, riducendo la distanza tra i servizi ed il cittadino.”

“È necessario che l’organizzazione si adegui ai bisogni del cittadino e non che accada il contrario – commenta ancora Rubbo – puntando sulla necessità che tutti i servizi aziendali si integrino fra loro e la risposta sia unica, pronta ed efficace”.

In discussione anche i temi più delicati del momento come i tempi di attesa di alcune prestazioni chirurgiche e la carenza di alcuni medici specialisti nell’ambito dell’anestesia che sta riducendo l’attività operatoria: “In alcune area dell’assistenza ospedaliera i concorsi pubblici espletati in autunno sono andati deserti a causa della forte competizione anche del settore privato – ha commentato invece Nebiolo – e ciò ha comportato l’esigenza di attivare azioni alternative per recuperare, nel brevissimo termine, la capacità produttiva dell’Azienda, ma anche di riorganizzare in modo strutturale le attività dei Dipartimenti delle chirurgie e dell’anestesia e della rianimazione secondo logiche innovative al passo con i tempi”.

“L’Azienda Usl ha le risorse umane per compiere importanti azioni di miglioramento – afferma il Direttore amministrativo Ottonello – nella propria capacità di risposta al cittadino a partire dei propri uffici di relazione con il pubblico al sistema di gestione delle liste d’attesa. Non solo, l’attività amministrativa tutta deve essere snellita per evitare il fenomeno delle proroghe o delle sanatorie che non sono tollerate. L’Area tecnica ed amministrativa deve essere maggiormente reattiva nella risposta ai bisogni di risorse umane o tecniche che provengono dalla parte sanitaria”.

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