Pirogassificatore, il Consiglio di Stato ha bocciato il risarcimento da 22 milioni di euro
Il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso presentato da Noy Ambiente spa, Rea Dalmine spa, Valeco spa, Gea srl e Ivies spa contro il provvedimento di revoca dell’appalto per la gestione dei rifiuti della Regione da circa 200 milioni di euro (il pirogassificatore, ndr) per un risarcimento di circa 22 milioni, seguito alla bocciatura da parte della Consulta della legge regionale sui rifiuti del dicembre 2013.
Il ricorso si rifaceva alle motivazioni adottate per revocare la gara d’appalto, che era stato assegnato in maniera provvisoria. Il referendum popolare del 18 novembre 2012 aveva vietato l’utilizzo di impianti di trattamento a caldo, come quello previsto nell’appalto poi oggetto di revoca. Ma la sentenza del dicembre 2013 della Consulta, che aveva stabilito che la norma è di "competenza esclusiva dello Stato", aveva costretto ad adottare un provvedimento di revoca fondato su diversi presupposti.
L’11 giugno al Tar si terrà l’udienza per il ricorso contro il secondo provvedimento di revoca, seguito alla bocciatura da parte della Consulta della legge regionale modificata.