“Più tutela dai grandi predatori”. A chiederlo è Coldiretti Valle d’Aosta
Sul runner trentino ferito e ucciso da un orso, interviene Coldiretti Valle d’Aosta, esprimendo da una parte il cordoglio e stringendosi alla famiglia e alla comunità della vittima, ma dall’altra richiamando alla necessità di “garantire la sicurezza, anche in Valle d’Aosta, dei cittadini, dei tanti turisti che frequentano la Regione e non in ultimo dei tanti allevamenti presenti in montagna”.
Secondo l’Associazione “l’incremento sul territorio valdostano della presenza dei grandi predatori, che si avvicinano sempre di più alle zone antropizzate, ai villaggi, a strade e sentieri anche molto frequentati” è un “grave rischio non solo per l’incolumità delle persone, ma anche per le attività economiche, dall’agricoltura al turismo”.
“Incidenti come questo non devono accedere, in primis per la tutela delle persone, ma anche per difendere l’immagine turistica di una regione che ha da sempre puntato sulla bellezza e sulla fruibilità in sicurezza del proprio paesaggio e patrimonio naturalistico” sottolineano Alessio Nicoletta ed Elio Gasco, Presidente e Direttore di Coldiretti Valle d’Aosta.
“Pensiamo siano necessario un serio monitoraggio e una forte responsabilità nella difesa dei pastori e degli allevamenti – sottolineano ancora Nicoletta e Gasco – per non lasciar morire i pascoli e costringere alla fuga le tante famiglie che da generazioni popolano le montagne, presidiano i territori e contribuiscono in modo determinante al mantenimento del paesaggio e a ridurre, con la loro opera, i fenomeni di instabilità idrogeologica che minacciano anche le città”.