“Portaits”, Sophie-Anne Herin mette in mostra la diversità

27 Dicembre 2016

L'alterità è, letteralmente, un sinonimo di 'diversità'. Indica la differenza che intercorre tra due entità e, scomodando la sfera filosofica, rappresenta il contrario di 'identità'.

Ed è con questo spirito che è stata inaugurata questo pomeriggio alla sala espositiva di Finaosta – e resterà aperta fino al 22 gennaio 2017 – la mostra 'Portaits' della fotografa Sophie-Anne Herin, organizzata dall'assessorato regionale alla Sanità, inserito nel progetto 'Incontrare l'Alterità – diversi linguaggi a confronto'.

Gli scatti di Herin cercano, si snodano, inseguono differenze e similitudini delle persone. In poche parole esplorano tanto il diverso quanto 'l'uguale', sempre ammesso che esista: “Il ritratto – spiega l'artista – è un genere che permette di trovare la vicinanza, ed in questa mostra si trovano una serie di ritratti. Alcuni sono fatti da me, altri dagli utenti dei laboratori che ho tenuto nei CEA, i Centri Educativi Assistenziali, dove si incontrano la disabilità psichica con quella fisica. È un lavoro fatto per chiedersi cosa c'è dietro la malattia, e quanto questa diversità si rifletta sulla società”.

Un'iniziativa alla quale l'assessorato alla sanità ha fortemente creduto: “Questo progetto – commenta invece l'assessore Laurent Viérin – è lanciato dall'amministrazione ma costruito dalle persone. Un momento sociale e culturale per far crescere la comunità valdostana, dove ognuno possa esprimere il proprio potenziale espressivo. Questa non è solo un'esposizione ma l'inizio di una sinergia che indica che in Valle d'Aosta nessuno deve rimanere indietro”.

Tanti, in effetti, gli attori coinvolti in 'Incontrare – l'Alterità', dalle strutture regionali (sia l'assessorato alla Sanità che quello all'Istruzione e cultura) al Consiglio regionale della Valle d'Aosta, per continuare con Finaosta, i CEA di Aosta, Quart, Hône e Châtillon, ed associazioni come L'Ésprit à l'Envers, L'Arc-en-ciel, il Prestito Sociale d'onore e la Fondazione Ollignan.

“Sono immagini forti, intense – ha spiegato il Presidente del Consiglio Valle Andrea Rosset – e che stimolano. Immagini per capire che la diversità è sempre fonte di arricchimento e mai di separazione”.

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