Premio La Donna dell’Anno, scelte le tre finaliste

14 Ottobre 2016

La yazida Nadia Murad Basee Taha, fuggita dalle torture del Daesh e ora si batte contro i genocidi, la brasiliana Regina Tchelly De Araujo Freitas, scappata dalla fame e adesso dà da mangiare a tutta la favela con una cucina alternativa che ricicla i rifiuti alimentari e l'ivoriana Affoue Ahoutoue Brigitte Yoboue, emersa dalla povertà in cui il marito l’aveva abbandonata con i figli, creando impresa femminile, scuole e ospedali nei villaggi ai margini della savana. Sono le tre donne finaliste del Premio internazionale La Donna dell'Anno, istituito nel 1998 dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta, in collaborazione con il Soroptimist International Club Valle d'Aosta.

L'edizione 2016 ruota intorno al tema del “cambiamento”: quest’anno il prestigioso premio è infatti dedicato a quelle donne che abbiano realizzato – all’interno del più ampio tema dei diritti umani senza frontiere – il loro progetto di sviluppo, creando un mutamento positivo di valori, di modelli, di comportamenti e di organizzazione in ambito sociale, culturale ed economico.

Le tre finaliste sono state selezionate dalla giuria del Premio tra 19 nomi proposti da enti e associazioni di tutto il mondo. Sabato 12 novembre, al Teatro Splendor di Aosta, riceveranno uno dei tre premi previsti dagli organizzatori: il primo premio “di 25mila euro, il Premio Popolarità di 15mila euro, e un terzo premio da 5mila euro, somme che saranno destinate alla realizzazione o al completamento dei progetti umanitari e di pace per i quali le vincitrici sono state selezionate.

Il Premio Popolarità sarà scelto dal pubblico del web di tutto il mondo a partire da lunedì 17 ottobre attraverso una consultazione on line (per votare: www.consiglio.vda.it/app/donnadellanno). Nel caso in cui dovesse coincidere con il Premio “La Donna dell’Anno”, il Premio Popolarità sarà assegnato alla seconda finalista più votata dal pubblico.

Inoltre, il Soroptimist International Club Valle d'Aosta ha attribuito il proprio riconoscimento di 2mila 500 euro a Eliana Levy per i suoi progetti finalizzati all'alleviamento della malnutrizione e più in generale al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni del Benin.

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