Pullman sostitutivi: i nuovi orari modellati sulle richieste dei pendolari
Sono ancora provvisori, ma di una provvisorietà che sottintende elasticità. I nuovi orari dei pullman, che per tre anni sostituiranno i treni durante i lavori di elettrificazione della rete ferroviaria, sono stati distribuiti ai presenti all’incontro tenutosi a Verrès ieri, venerdì 29 dicembre 2023, a quattro giorni dall’avvio del servizio, nonché dalla chiusura della ferrovia.
Elasticità perché, una volta avviato il servizio, l’organizzazione potrà analizzare e valutare le fasce orarie carenti di mezzi e le tratte potenzialmente migliorabili in termini di qualità, aggiungendo percorsi in autostrada, ad esempio.
A questo proposito l’Amministrazione permette sempre alla popolazione di presentare le proprie osservazioni su https://www.vdatransports.it/. Il portale sarà controllato quotidianamente e i responsabili si incontreranno ogni quindici giorni per discutere sull’andamento della situazione.
Fino ad ora sono stati raccolti un centinaio di riscontri. Quella di venerdì infatti non è stata solo una presentazione delle modifiche, ma una “tappa di raccolta di un lavoro che continuerà” ha sottolineato Luigi Bertschy, Assessore allo sviluppo economico, formazione e lavoro, trasporti e mobilità sostenibile, presente all’incontro. “Le persone non sono abituate a muoversi con 99 pullman e non sappiamo cosa succederà. Ma noi abbiamo provato a immaginarlo”.
Ricalibrati 10 bus
La distribuzione delle varie corse era stata calcolata in base ai flussi di pendolari contati in salita e in discesa nei diversi orari e fermate. “Non è stato facile perché non c’era un modello prestabilito da seguire” ammette Bertschy. L’Assessore resta obiettivo: sebbene la velocità di un pullman non possa eguagliare quella di un treno, si ha la volontà di massimizzare la comodità e l’efficienza nella circostanza.
Tra le richieste pervenute i responsabili hanno colto quelle più significative numericamente e per rilievo rispetto al servizio originario dei treni. Sono stati ricalibrati 10 bus, in particolare correggendo la fascia del pomeriggio e alcuni arrivi nel mattino ad Aosta.
“Ci siamo concentrati sia sulle richieste puntuali che su quelle più circostanziate, ma con obiettivi simili. – spiega Fabio Cairoli, il Direttore della Direzione Regionale Valle d’Aosta di Trenitalia – Da qui vediamo se siamo riusciti a soddisfare la maggior parte delle esigenze, anche prendendoci tempo. Dopo una modifica vedi presto chi scontenti ma difficilmente chi di fatto era soddisfatto”. Approva Bertschy: “Quando si tocca un orario magari si risponde al bisogno di una persona ma si rischia di perdere di vista quello degli altri”.
Ad oggi, la priorità è individuare i momenti in cui i pullman sono sufficienti e quelli in cui è necessario un potenziamento. A tal fine, alcuni orari in particolare sono sotto osservazione.
Qui il nuovo orario dei pullman sostitutivi.
I dettagli del servizio
Altra questione emersa è quella di ricordare che si tratta di un pullman che si trasforma in treno, dunque il non fermarsi in certe fermate “non è una non risposta, ma un’esigenza per non sradicare la natura di questo servizio” chiarisce Bertschy. Inoltre, bisogna considerare la prevenzione degli incidenti e il fatto che “per ora la SAV fa pagare anche noi come servizio pubblico” dice Bertschy.
Con l’orario cartaceo sotto gli occhi, il Direttore di Trenitalia specifica che a ogni colonna di ogni orario non corrisponde solo un bus, ma potrebbero essercene fino a otto, in funzione delle fasce più frequentate. A fronte dell’eventualità che manchino i posti a sedere, si è predisposta per i primi tre mesi una scorta di un pullman a Ivrea e di un pullman ad Aosta.
Per agevolare i viaggiatori, ogni pullman avrà sul parabrezza un cartello indicante il numero “di viaggio” e le fermate.
Successivamente, si affronteranno il tema delle coincidenze con i bus che collegano le vallate della Bassa Valle e del Cervino, le necessità degli studenti che vanno a scuola in Piemonte e la possibilità di inserire un pullman diretto per Torino.
L’affidamento a Busitalia e la vittoria di V.I.T.A.
Per selezionare l’azienda di pullman da incaricare, Trenitalia si è rivolta a Busitalia, la società del gruppo Ferrovie dello Stato che si occupa degli autoservizi su gomma a supporto ferroviario, sia in contesti emergenziali che programmati, come in questo caso, su tutto il territorio dello Stato.
Busitalia è sembrato un soggetto qualificato per trovare la ditta migliore in un “frangente delicato” dice Cairoli “Doveva essere in grado di gestire 99 bus al giorno, una cifra significativa, e offrire un servizio capillare ma allo stesso tempo permettere viaggi più veloci in autostrada”. In fondo, si è trattato di convertire 44 corse al giorno!
“Dopo aver invitato oltre 150 aziende a partecipare alla gara abbiamo individuato come vincitore la V.I.T.A. S.p.A. di Arnad, che collabora con noi da diversi anni” rivela Giuseppe Celeste, il Coordinatore di esercizio di Busitalia.
Mentre il presidente della V.I.T.A. Jean Pierre Calliera, oltre alla volontà di portare avanti la sfida, mette in luce la carenza di autisti, problema caldo in questo momento. Ne servono una cinquantina, e per assicurarseli l’azienda ha predisposto una formazione. “Siamo partiti con la quarta Academy, dovremmo arrivare a formarne 55 entro due mesi” dettaglia Calliera.
In conclusione, “se il primo giorno le cose non funzioneranno bisogna capire cosa non è andato e cercare di migliorare il secondo e terzo giorno” chiude Bertschy “e quello che non è migliorabile avrà bisogno di altri servizi”.