“Restituiteci le nostre montagne”: una petizione chiede al Presidente della Regione di allentare misure
“Chi va a camminare nel bosco da solo o con la sua famiglia, chi va a far legna, a coltivare l’orto, chi porta il suo bambino in un prato non può contagiare né essere contagiato da nessuno.” E’ uno dei passaggi della petizione online che un gruppo di valdostani ha lanciato chiedendo al Presidente della Regione di “allentare da subito le regole relative all’attività motoria, adeguandosi a quelle delle altre Regioni e permettere un minimo di attività di manutenzione del territorio all’aperto”.
“In Valle d’Aosta siamo un popolo di montanari. Siamo abituati alle fatiche e alle restrizioni, al lavoro manuale, al freddo e alla solitudine, ma non a vivere lontani dai nostri boschi, dai pascoli, dai torrenti. Un montanaro chiuso in casa si ammala nel corpo e nello spirito” spiegano i firmatari fra cui c’è lo scrittore Paolo Cognetti.
“Siamo del tutto consapevoli della gravità dell’epidemia in corso, tuttavia crediamo che le misure per contenerla vadano adeguate a un territorio e a una popolazione, non abbia senso prenderle dalle città ad alta densità e semplicemente applicarle alla montagna”.
La raccolta firme, che ha per ora registrato circa 700 firme, chiede inoltre al Presidente della Regione di consentire ai singoli e ai componenti dello stesso nucleo familiare, di effettuare attività motoria all’aperto; di permettere la coltivazione degli appezzamenti anche se non nei pressi dell’abitazione, di prevedere poi dal 4 maggio la possibilità di svolgere sport all’aria aperta ai singoli e ai componenti dello stesso nucleo familiare e nella fase successiva, entro il mese di maggio, la possibilità di svolgere sport all’aria aperta in gruppi, di non più di 5 persone, mantenendo il distanziamento sociale.