Rifiuti: è nata Enval, la nuova società che gestirà il centro di Brissogne
Un investimento complessivo di 16 milioni di euro per arrivare ad un fatturato annuo di circa 9 milioni, 70mila tonnellate annue di rifiuti trattati, di cui il 50% avviati al riutilizzo, l’impiego di una trentina di addetti con la futura assunzione di altri 10. Sono i numeri con cui oggi si è presentata Enval Srl (Environnement en Vallée), il nuovo soggetto giuridico costituito dalla Rea Dalmine Spa, società appartenente al Gruppo Greenthesis, dalla F.lli Ronc Srl e dalla Cesaro Mac. Import Srl. Ovvero le tre realtà dell’Ati che si è aggiudicata la gara, indetta dalla Regione, per la gestione – dal 2020 e per i successivi 17 anni – del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. Dal prossimo 2 gennaio la società prenderà il posto di Valeco nella conduzione del Centro regionale di Brissogne.
Nei primi due anni, come spiegato dal presidente di Enval Antonio Romei, la discarica di Brissogne verrà gestita in continuità con l’attuale modello operativo-gestionale e verranno costruiti i nuovi impianti di trattamento meccanico-biologico, che attraverso un processo a freddo, consentono di dividere la parte umida (composta da rifiuti organici) da quella secca (carta, vetro, plastica…), con l’obiettivo di recuperare alcuni materiali che possono essere riciclati o recuperati. In particolare è previsto l’inserimento nel centro di Brissogne di un impianto per la trito-vagliatura dei rifiuti indifferenziati, di un impianto di trattamento dei rifiuti organici, di un nuovo capannone destinato all’installazione del sistema di selezione del multimateriale a prevalente base plastica. Con l’impianto a regime l’obiettivo è di arrivare ad un +10% di incremento dei quantitativi avviati al riutilizzo.
“Puntiamo al massimo recupero dei rifiuti” sottolinea Romei “ma questo non sarà possibile senza la collaborazione dei cittadini, che dovranno sempre più adottare dei comportamenti virtuosi”.
Per questo nel progetto sono state inserite diverse azioni di comunicazione, curate dalla cooperativa Erika. Si partirà nelle prossime settimane con 14 incontri con gli stakeholders (enti locali, istituzioni scolastiche, gestori del ciclo dei rifiuti, associazioni di categoria, ecc.), e a seguire con i cittadini. La volontà è di organizzare poi in futuro delle visite o delle giornate porte aperte al Centro di Brissogne, rivolte in particolare alle nuove generazioni.
“Il fatto di trattare a freddo il materiale – sottolinea Roberto Cavallo permette di vedere il materiale e consente di dare dei feedback, ai cittadini se la differenziata è fatta bene, alle aziende, per andare sempre più verso l’adozione di materiali riciclabili”.