Rifiuti, i Comitati valdostani contro le discariche uniscono le forze con quelli del Piemonte
Unire le forze per “fermare un sistema malato che persegue il profitto ad ogni costo mettendo a rischio l’ambiente e la salute dei cittadini”.
Il Comitato Discarica Sicura di Pompiod e La Valle non è una discarica di Issogne incrociano la strada con altre due realtà di fuori Valle – il comitato contro l’impianto di Vespia, nel canavese, “La Voce dei Monti Pelati”, ed il Comitato Ambiente Salute Territorio Lozzolo contro lo sfruttamento del territorio in Provincia di Vercelli – per chiedere lo stop a nuove discariche e “una seria politica della gestione dei rifiuti, come in quasi tutti i paesi del Nord Europa”.
Il primo obiettivo, dichiarato, è quello di “dar voce ai cittadini che per loro sfortuna vivono in territori ritenuti ‘marginali’ e per questo sfruttabili dai professionisti del pattume per i quali è facile riversare rifiuti provenienti da tutto il territorio nazionale e a volte anche da fuori confine, sostenuti dalle autorità locali e regionali a colpi di autorizzazioni per ampliamenti, risagomature, messe in sicurezza che si susseguono inesorabilmente, in alcuni casi da oltre 25 anni, con accumuli di rifiuti che superano i 900.000 metri cubi”.
Non solo, i Comitati vogliono “far conoscere a chiunque abbia interesse gli atti e i fatti prodotti e raccolti inerenti le discariche in esame, in modo che la popolazione prenda coscienza di quanto sta succedendo intorno noi e si unisca al nostro obbiettivo comune”.
O, in parole più semplici, “più rumore facciamo, più disturbiamo i professionisti del pattume e le loro inquietanti e redditizie attività”.