Rifiuti, i Comitati valdostani contro le discariche uniscono le forze con quelli del Piemonte

02 Novembre 2020

Unire le forze per “fermare un sistema malato che persegue il profitto ad ogni costo mettendo a rischio l’ambiente e la salute dei cittadini”.

Il Comitato Discarica Sicura di Pompiod e La Valle non è una discarica di Issogne incrociano la strada con altre due realtà di fuori Valle – il comitato contro l’impianto di Vespia, nel canavese, “La Voce dei Monti Pelati”, ed il Comitato Ambiente Salute Territorio Lozzolo contro lo sfruttamento del territorio in Provincia di Vercelli – per chiedere lo stop a nuove discariche e “una seria politica della gestione dei rifiuti, come in quasi tutti i paesi del Nord Europa”.

Il primo obiettivo, dichiarato, è quello di “dar voce ai cittadini che per loro sfortuna vivono in territori ritenutimarginali’ e per questo sfruttabili dai professionisti del pattume per i quali è facile riversare rifiuti provenienti da tutto il territorio nazionale e a volte anche da fuori confine, sostenuti dalle autorità locali e regionali a colpi di autorizzazioni per ampliamenti, risagomature, messe in sicurezza che si susseguono inesorabilmente, in alcuni casi da oltre 25 anni, con accumuli di rifiuti che superano i 900.000 metri cubi”.

Non solo, i Comitati vogliono “far conoscere a chiunque abbia interesse gli atti e i fatti prodotti e raccolti inerenti le discariche in esame, in modo che la popolazione prenda coscienza di quanto sta succedendo intorno noi e si unisca al nostro obbiettivo comune”.

O, in parole più semplici, “più rumore facciamo, più disturbiamo i professionisti del pattume e le loro inquietanti e redditizie attività”.

Scavo per la discarica Chalamy a Issogne
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