Sanità: al via il 10 ottobre l’Open Day sulla salute mentale e l’Obesity Day
Un trend in crescita, anche in Valle d’Aosta, ed un problema che non è da sottovalutare. I numeri parlano chiaro e, alla presentazione dell’Open Day sulla salute mentale e dell’Obesity Day 2018 – entrambi previsti per mercoledì prossimo, 10 ottobre – l’Usl li snocciola, non senza tradire qualche preoccupazione.
“L’obesità in Valle è un problema particolarmente sentito – spiega Angelo Pescarmona, Commissario dell’Azienda -, la tendenza è confrontabile con il resto delle regioni ma non ha visto un miglioramento. Un problema che va affrontato anche con la diffusione di un messaggio di promozione delle sane abitudini di vita, e che se non affrontato può portare a pericolose cronicità”.
Sulla stessa linea si muove Giulio Doveri, Direttore del Dipartimento delle Discipline mediche: “La percentuale in Valle d’Aosta di obesi è del 10%, un problema rilevante, ed il 30% è in sovrappeso evidente. Questo malgrado sia una regione che spesso si denota per l’attività fisica, ma come parametri metabolici ci allineiamo al resto d’Italia”.
Proprio per questo motivo, per partire anzitutto dalla prevenzione, l’Usl aderisce alla campagna nazionale di sensibilizzazione “Obesity Day 2018”, con l’ambulatorio di Dietologia dell’ospedale “Parini”, il 10 ottobre dalle 9 alle 12.30, che aprirà le proprie porte per una serie di visite gratuite
che vanno dalla misurazione di peso e altezza, al calcolo del BMI (ovvero l’Indice di massa corporea, ndr.), a quello della circonferenza di vita e fianchi fino all’attribuzione della classe di rischio e ai consigli e alle indicazioni utili per il proprio benessere.
“A livello di obesità in Italia il nord ovest è messo meglio rispetto Valle d’Aosta- spiega invece Antonio Ciccarelli, responsabile dell’ambulatorio di Dietologia – che ha un trend in crescita che preoccupa, visto che dal 2000 al 2013 l’aumento dei pazienti obesi è passato da circa il 7% al 12”.
Problema sanitario, ma non solamente: “Circa l’8% della spesa sanitaria in Italia è dovuto alle cure contro l’obesità – prosegue il medico – e se il trend rimanesse questo nel 2050 circa l’1% della spesa del Pil del paese sarà legato a questi costi. Per questo ne promuoviamo la cura ed il 10 ottobre mettiamo il nostro servizio a disposizione della popolazione per i controlli gratuiti, previa prenotazione in Segreteria”.
L’Open Day sulla salute mentale
Al contempo, sempre mercoledì prossimo ma alle 18, nel Salone Ducale del Comune di Aosta, in occasione della “Giornata mondiale della Salute Mentale” che coinvolge 120 ospedali di tutta Italia, si terrà anche l’Open Day sulla salute mentale, che si connette strettamente – anche – al discorso sull’obesità.
“È un incontro di sensibilizzazione per la popolazione – spiega Lorella Champrétavy, psicologa del Dipartimento di Salute Mentale – ed i destinatari sono sia gli adolescenti ma anche gli adulti, genitori e insegnanti. Dietisti e medici saranno a disposizione per fornire tutti gli strumenti per comprendere al meglio le varie patologie, imparare a riconoscerle e capire come avviare eventuali percorsi di cura. Dall’altro lato cercheremo di evidenziare il ruolo delle famiglie e della scuola, la promozione della buona alimentazione e degli stili sani di vita, perché se sovrappeso e obesità aumentano, aumenta anche il rischio di disturbi del comportamento alimentare crescendo”.
Anche qui la prevenzione gioca un ruolo chiave, perché i numeri valdostani svelano – anche qui – qualche criticità: “Anche in Valle – prosegue la dottoressa Champrétavy – i dati degli studi sul comportamento alimentare sono allineati con dati nazionali. Abbiamo tanti utenti per una regione così piccola. Oggi abbiamo 74 pazienti, quindi 74 famiglie coinvolte e dall’inizio 2018 i nuovi utenti sono 38, e l’affluenza è continua. Si sta abbassando anche l’età di insorgenza, recentemente abbiamo avuto bambini molto piccoli, anche di 7 anni, mentre il 70% di utenti ha età maggiore di 18 anni, il 30% meno di 18 ed il 12% circa ha però meno di 12 anni”.
Disturbi dell’alimentazione che, da tempo, non riguardano più – come troppo a lungo si è pensato – solamente le donne: “Per tanto tempo si è pensato che fosse una patologia esclusivamente femminile – chiude la dottoressa – ma gli uomini non esenti. Sono più resistenti da un lato ma fanno anche più fatica a riconoscere il problema e a chiedere aiuto. I dati sono in crescita: abbiamo avuto 6 utenti maschi da inizio 2018, il 16%. Nel 2017 erano l’8%”.
All’Open Day di mercoledì 10 a palazzo comunale interverranno esperti – un medico, uno psicologo, un dietista – intervallati da letture di brani e poesie ad opera della compagnia “Replicante Teatro”.