Sarà Saint-Nicolas ad ospitare la prossima Rencontre Valdôtaine
Champdepraz passa ora il testimone a Saint-Nicolas. A La Fabrique oggi, domenica 4 agosto, la Valle d’Aosta ha festeggiato i suoi emigrati in occasione dell’annuale Rencontre Valdôtaine. Una giornata di scambio, per condividere come tradizione ricordi ma anche per ritrovarsi dopo tempo.
“Questa giornata ci ricorda l’importanza di mantenere i rapporti con la nostra regione e comunità, di preservare le nostre radici e la nostra identità. La Valle d’Aosta è molto più di un luogo geografico: fa parte di noi, è la nostra casa. E anche quando il destino ci porta via, l’amore per la nostra Valle deve rimanere intatto. – ha dichiarato il presidente della Regione Renzo Testolin – La migrazione fa parte della nostra storia: i nostri nonni e genitori hanno lasciato la montagna per cercare fortuna altrove, ma hanno sempre mantenuto un legame indissolubile con i loro villaggi d’origine. Ci hanno insegnato che la nostra identità rimane nonostante le distanze. Ed è proprio questa identità che vogliamo trasmettere alle nuove generazioni e in particolare ai giovani che si trovano all’estero per i loro studi e il loro lavoro.
La sindaca di Champdepraz Monica Crétier ha ricordato come: “L’idea di ospitare questo bellissimo incontro è nata in collaborazione con la Pro Schola di Champdepraz. La Pro Schola è un’associazione di beneficenza fondata nella città di Parigi, da emigranti di Champdepraz allo scopo di aiutare i bambini residenti nel comune di Champdepraz a frequentare le classi della scuola elementare. È la prima volta che il nostro comune ospita l’Incontro e oggi abbiamo quindi l’opportunità di farvi scoprire il nostro territorio e le persone del nostro paese.”
L’Amministrazione comunale ha voluto rendere omaggio a tutti gli emigrati con la creazione di una scultura in legno che rappresenta il simbolo della Pro Schola, uno scolaro a grandezza naturale con un libro in mano e alcuni animali tipici del Parco Naturale.
“Noi valdostani che viviamo fuori dalla Valle siamo sempre estremamente entusiasti di ritrovarci tra amici nelle nostre splendide montagne. Questa è l’occasione per riavvicinarci alle nostre radici, ai nostri usi e costumi e praticare il patois valdostano, eredità dei nostri genitori e nonni” ha detto Jean Pierre Perolino, presidente del Co.Fe.S.E.V.-Comitato Federale delle Società di Emigrati Valdostani.